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Il Centro Sociale Incontro di San Bartolomeo al Mare ospiterà uno spettacolo teatrale intenso e significativo, ‘Ridere nei Lager‘, in occasione del Giorno della Memoria, lunedì 27 gennaio alle ore 17:00.

L’evento – che si terrà presso il Centro (Giardini 1° Maggio) – vedrà la partecipazione del gruppo teatrale torinese I Nuovi Gobbi con Renato Forte, Roberto Gho, Giacomo Sportelli.

Le parole di Rosanna Brun e Alessandra Gamalero

“Riteniamo che il Giorno della Memoria sia una celebrazione dovuta e molto importante perché coltivare la nostra memoria, la memoria collettiva, è fondamentale ed è una scelta che arricchisce ognuno di noi affinché certe brutture non si verifichino più. Noi abbiamo deciso di celebrare l’evento con una rappresentazione teatrale. Sarà curata dal gruppo teatrale di Torino che si chiama I Nuovi Gobbi. Verranno nella sala piano terra del Centro Incontro a rappresentare questo spettacolo che ha una storia legata a fatti realmente accaduti”, ha commentato ai nostri microfoni Rosanna Brun, presidente del Centro Sociale Incontro.

“Teniamo molto a riconoscere il forte valore del volontariato nel nostro centro e da qui si è dipanata tutta la storia di questo evento che andremo ad assistere lunedì 27. Io ho incontrato un attore qui che fa volontariato, soprattutto in biblioteca, e così è nata la conoscenza di questo bel gruppo teatrale che si prodiga per tenere viva la memoria”, ha concluso Alessandra Gamalero del Centro Sociale Incontro con incarico a corsi, territorio e associazioni.

Ridere nei Lager 

Vi sono molte testimonianze di attività, soprattutto musicali, svolte nei campi di concentramento nazisti ad opera dei cosiddetti ‘ospiti’ in realtà i malcapitati prigionieri. I Nuovi Gobbi si soffermano soprattutto sugli spettacoli teatrali che si tennero in vari luoghi ma essenzialmente nei due campi di transito di Terezin e Westerbork.

Gli autori, attori, musicisti che vi presero parte furono in larga parte gli interpreti di quella stagione esaltante ed irripetibile del Kabarett tedesco e berlinese soprattutto. Il kabarett tedesco è figlio del Cabaret francese, soprattutto parigino, già in voga sul finire del 1800. I tedeschi lo scoprono quando, in massa, si riversano a Parigi per l’esposizione universale e per ammirare il prodigio della Tour Eiffel.

Ma non possono esportarlo perché a quei tempi in Germania vigeva una rigida censura ed il Kaiser, la politica, l’esercito e la chiesa non permettevano sberleffi. Si deve aspettare la fine della guerra e la loro dolorosa sconfitta con la cacciata del Kaiser e le libere elezioni. Ma a quel punto il Kabarett esplode ed al Kabarett si associano non solo attori e cantanti, ma una nuova generazione di intellettuali che vanno da Tukolski a Brecht a Erika Mann, figlia di Tomas. Sono sette/otto anni di follia. Una stagione unica ed irripetibile. Poi lentamente, ma inesorabilmente, l’ombra nera del nazismo spazzerà via quella meravigliosa creatività e molti dei protagonisti si ritroveranno nei lager.

Ridere nel Lager – Karl Valentin

Lo spettacolo si occuperà del prima e del dopo con una storia e degli esempi di quello che si faceva in quei luoghi di divertimento e di cultura. Ma si cercherà altresì di raccontare la storia, il dolore, la tragedia sempre inframmezzati dalla comicità intelligente che mano a mano si convertirà in puro orrore.

Nella seconda parte dello spettacolo l’omaggio al più grande di quei protagonisti, Karl Valentin, che ebbe una fama mondiale e che, alla sua morte, fu omaggiato da Chaplin con una sola frase di commiato “è morto il più grande comico del nostro tempo”.

‘I Nuovi Gobbi’

Il Collettivo Teatrale ‘I Nuovi Gobbi’ nasce nel 1970 come Collettivo Teatrale dell’ARCI di Torino. Un gruppo che attraverso il teatro voleva fare politica e, soprattutto, controinformazione. I suoi luoghi di elezione erano i quartieri, le fabbriche, le scuole, i luoghi deputati allo stare insieme e ragionare insieme. Usando lo strumento teatrale e soprattutto il Cabaret. Non per nulla quando decisero di cambiare nome scelsero I Nuovi Gobbi. In omaggio ai Gobbi di Franca Valeri, Alberto Bonucci, Vittorio Caprioli e Luciano Salce che furono in Italia gli importatori di questo genere, ma senza dimenticare l’altra grande scuola di cabaret che fu quella di Dario Fo, Franco Parenti e Giustino Durano, un cabaret più graffiante, più vicino alla realtà ed ai problemi della gente. 

Evento realizzato con il patrocinio gratuito del Comune di San Bartolomeo al Mare.

Le parole di Brun e Gamalero nel video-servizio a inizio articolo.