Sono quattro i riconoscimenti internazionali ricevuti in pochi mesi per il Gin Shori, da alcuni giorni medaglia d’argento (con 90 punti), all’International Wine and Spirits Competition 2024 (IWSC). L’idea di questo gin fresco, profumato, morbido e coinvolgente è di Luca Ghelarducci insieme alla moglie Sandra Vianello, proprietari di Agriotta, noto locale situato a San Bartolomeo Al Mare, dove i distillati sono la passione quotidiana.
L’idea del gin arriva nel 2022, dopo aver vinto una competizione ad Aromatica a Diano Marina. Il cocktail vincente, contenente ingredienti tropicali, ha avuto un alto indice di gradevolezza. Da qui l’ispirazione per creare Gin Shori, un distillato che racchiude le note del mango e del passion fruit. Così il Gin Shori ha fatto il suo esordio la scorsa estate, precisamente il 4 luglio.
Le parole di Luca Ghelarducci
“Circa un anno fa abbiamo realizzato questo gin a base di mango e passion fruit, un gin molto delicato. Dopo la vittoria al concorso dei cocktail di Aromatica è cresciuta in me questa idea di creare un gin morbido, che arrivasse facilmente a tutti senza però perdere nulla in qualità. Volevo un distillato capace di offrire al pubblico qualcosa che ancora non c’era, con un gusto diverso”, ha commentato Luca Ghelarducci.
Lo scorso lunedì, il 3 giugno, la medaglia d’argento, con 90 punti, all’International Wine Spirits Competition che si svolge a Londra. Ancora prima la medaglia d’argento World Gin Awards a Londra come secondo miglior gin italiano al mondo, la medaglia d’argento con 92 punti alla Berlin International Spirits Competition a Berlino e un’altra medaglia ancora al London Spirit. “Siamo molto soddisfatti- ha dichiarato Ghelarducci- dei risultati ottenuti sia a livello nazionale che internazionale. Quattro riconoscimenti internazionali in poco tempo sono la dimostrazione della grande qualità e originalità del prodotto“.
Gin Shori
Il nome? “Mia figlia si chiama Vittoria che in giapponese si dice Shori. Volevo che il nome del mio gin avesse un significato importante”, ci ha spiegato Luca.
L’identità particolare del Gin Shori è data dal mango e dal passion fruit, che vengono distillati insieme. Uniti a loro e sottoposti ad una distillazione a se stante ci sono gli elementi che donano a Gin Shori i connotati classici della sua categoria: ginepro, cardamomo, angelica e coriandolo, che vengono distillati insieme ad arancia e limone, due agrumi che servono a bilanciare la dolcezza della frutta tropicale. Il risultato è un distillato dry, senza zuccheri aggiunti, la cui lavorazione è affidata a un’eccellenza del settore: la distilleria Bordiga.