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Giacomo Chiappori ha alle spalle una carriera ricca di successi, qualche delusione, tanti incarichi importanti come quelli di senatore della Repubblica e di sindaco di due Comuni diversi della provincia di Imperia: Villa Faraldi, prima, Diano Marina per più mandati.

Candidato alle ultime elezioni amministrative come sindaco di San Bartolomeo al Mare diventa consigliere comunale di minoranza dopo la vittoria di Filippo Scola. Oggi, le dimissioni dall’incarico. Al suo posto dovrebbe entrare in consiglio il primo dei non eletti della lista di ‘A Gonfie Vele’, Umberto Salvatico. A seguire ci sono Luca Ghelarducci e Wolmer Bergamini.

Le parole di Giacomo Chiappori

“C’è stata una una lunga riflessione. Nel 1996 ero candidato sindaco a Genova ed entrai in minoranza nel Comune di Genova. Lì non mi sono dimesso, perché lì ho incominciato umilmente a imparare ad amministrare, quando sindaco era Giuseppe Pericu. Così ho cominciato la mia strada amministrativa. Nel 2001 finito Genova sono venuto per dieci anni a Villa Faraldi e poi sono diventato sindaco a Diano Marina”, ha esordito ai nostri microfoni Giacomo Chiappori.

“Mi sono candidato a San Bartolomeo al Mare e mi sono candidato come sindaco, con un programma che voleva accendere un faro su San Bartolomeo. Non ci sono riuscito e sono entrato in minoranza. Lì ho avuto questa brutta sensazione, cioè non avevo più niente da imparare. L’amicizia con Filippo Scola non la voglio perdere, ma c’è gente lì che ha fatto determinate cose che non mi sono piaciute. C’è anche da dire che il mio mandato sarebbe stato di 5 anni, non sarei rimasto lì per poi voler diventare sindaco. Preferisco aprire la strada a qualcuno dei miei dei primi dei non eletti che hanno voglia di fare un po’ di esperienza, quella che io in effetti ho già, senza presunzione”, ha proseguito.

“Una cosa è certa. Questo stop dalla parte amministrativa ha riacceso in me una fantasia politica nazionale. Mi voglio di nuovo impegnare un po’ diversamente, far politica, quella che a me piace, quella che mi è sempre piaciuta e che è cambiata in questi ultimi anni. E che magari serve anche qualcuno con un po’ di esperienza per tornare a mettere dei puntini sulle i che oggi non ci sono. Chissà magari domani mi vedrete fare altre cose che non è certo fare l’amministratore di un Comune”, ha concluso.

L’intervista a Chiappori nel video-servizio a inizio articolo.