Torna puntuale sul finire dell’estate, ancora una volta con un corposo programma, la Festa di San Matteo, giunta alla 61esima edizione, organizzata come sempre dall’omonima associazione. Oltre agli ingredienti tradizionali di una sagra, troveranno spazio anche quest’anno i festeggiamenti per il Santo Patrono (21 settembre), una gara di petanque dedicata ad uno dei soci fondatori, le famose Moliniadi (giochi per bambini) e la premiazione del concorso riservato alle scuole.
L’iniziativa sarĂ ospitata, come consuetudine, presso l’attrezzata area manifestazioni (in gran parte coperta) di localitĂ Molino del Fico, oggetto di importanti lavori di adeguamento alle norme di sicurezza. Un’area sita nel primo entroterra di San Bartolomeo al mare, sulla strada per Villa Faraldi. La Festa di San Matteo 2018 si aprirĂ ufficialmente venerdì 14 alle ore 19 con l’aperitivo di benvenuto e proseguirĂ sabato 15 (con un doppio appuntamento dedicato ai piĂą giovani, nel pomeriggio), per poi riprendere nel successivo fine settimana con altre due giornate (venerdì 21 e sabato 22).
Quaglie alla brace, stoccafisso alla ligure, polenta e frittelle di mele sono le specialità più caratteristiche della Festa di San Matteo (il cui simbolo è la piccola e caratteristica chiesetta del piccolo borgo), dove la tradizione incontra la buona cucina. La festa, patrocinata dal Comune di San Bartolomeo al mare, si svolgerà anche in caso di pioggia. A disposizione ampi spazi per il parcheggio.
Sono ormai trascorsi 60 anni da quanto alcuni volenterosi ragazzi (Giacinto Ardoino, Arnaldo Carcheri, Domenico Elena, Luigi Elena, Ercole Fresco, Leandro “Secundin” Fresco, Giacinto Giulla).
Lorenzo Lisato), alcuni dei quali ancora oggi impegnati in prima persona con famiglia, figli e nipoti, decisero di dar vita ad una festa, in onore di San Matteo, nella piccola borgata.
L’Associazione San Matteo, presieduta attualmente da Claudio Elena, è oggi anche impegnata in progetti di valorizzazione delle tradizioni. Meritorie sono le attività svolte nelle scuole e il prestigioso gemellaggio con l’Università di Vilnius, i cui rappresentanti (docenti e studenti) da oltre un anno sono spesso da queste parti, nell’ambito del programma Erasmus+, per lo studio dei legami tra dialetto e lingua italiana.
Per sfogliare la pubblicazione dell’edizione 2018: http://online.anyflip.com/tuie/txcu/mobile/index.html
Questo il programma completo della 61a Festa di San Matteo
Venerdì 14 settembre
ore 19 Aperitivo di benvenuto e apertura stand gastronomici
ore 21 Serata danzante con l’orchestra Simona e gli Eclipse
Sabato 15 settembre
ore 14.30 XVIII edizione delle Moliniadi – giochi per bambini
ore 16.30 Premiazione 7° concorso “Aspetti naturalisticie ambientali di San Matteo”
ore 19 Apertura stand gastronomici – XXXI  Sagra dello Stoccafisso
ore 21 Serata danzante con l’orchestra Sole Luna Â
Venerdì 21 settembre – San Matteo – Festa patronale
ore 16 Santa Messa e processione
ore 19 Apertura stand gastronomici – XLV Sagra della Quaglia
ore 21 Serata danzante con l’orchestra Laura Fiori
Sabato 22 settembre
ore 14.30 Memorial Arnaldo Carcheri – gara di petanque
ore 19 Apertura stand gastronomici
ore 21 Serata danzante con l’orchestra Cristian e la Luna Nueva
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Introduzione dell’Associazione San Matteo alla 61^ edizione della Festa
“La sessantunesima edizione della Festa, in quattro appuntamenti, all’usuale convivialità vespertina unisce, come è ormai consuetudine, manifestazioni diurne di carattere sportivo, folcloristico, culturale e ricreativo. Essenzialmente si tratta di una sintesi delle attività regolarmente svolte nel corso dell’anno che, oltre alla pratica della pétanque e del bowling, prevedono la collaborazione con scuole, istituti di ricerca, la partecipazione ad eventi organizzati dal Comune di San Bartolomeo e i consueti incontri del venerdì sera che, dagli inizi della primavera fino ad autunno inoltrato, animano l’area manifestazioni di Molino del Fico. Tra le iniziative menzionate conviene dar qui particolare rilievo a quella con le scuole dell’infanzia del comprensorio dianese ed alla collaborazione con la  Facoltà di Lettere e Lingue dell’Università di Vilnius. La prima è tesa alla realizzazione di un progetto didattico sull’educazione all’aperto dei ragazzi, il cui obiettivo principe è associare l’attività scolastica tradizionale a laboratori alternativi svolti a contatto con la natura. La seconda, organizzata nella cornice del programma Erasmus +, prevede una nuova spedizione dialettologica nella Val Steria condotta da un gruppo di studenti e docenti lituani. Questo connubio con l’ateneo vilnense ci rende particolarmente lieti e fieri di essere, insieme agli amici del Centro Studi Ponentini, l’interlocutore attraverso il quale la lingua, la storia e le tradizioni della Liguria vengono diffuse in Lituania.
Ora, prima di licenziare queste poche righe, pensiamo sia giusto rendervi partecipi della difficile congiuntura che stiamo vivendo.
L’anno scorso, dopo il forte impegno profuso nella celebrazione del sessantesimo anniversario della Festa, pensavamo di aver superato tali e tante prove da poter intraprendere il percorso che conduce al settuagesimo in modo più disteso, finalmente respirando, liberati di tutte le procelle che ci hanno accompagnato negli ultimi anni. Beh, sbagliavamo. L’entusiasmo che a partire dal 1957, lungo un percorso non di rado irto di difficoltà , ci ha sempre spronati quest’anno si è scontrato con uno degli avversari più temibili che si possano affrontare. Si tratta del “fuoco amico” rappresentato dai continui adeguamenti richiesti da un coacervo di norme ogni anno sempre più restrittive e coercitive in grado di mettere a dura prova la resistenza fisica (e mentale) di chi, credendo nel volontariato e nella solidarietà , gratuitamente investe tempo ed energie in una manifestazione il cui obiettivo, in ultima analisi, è sempre stato la tutela e la valorizzazione delle specificità del territorio.
Preso atto delle enormi difficoltà che si ponevano e che sollevavano seri  dubbi circa la stessa sopravvivenza della Festa, a scongiurare una scelta che avrebbe potuto risultare esiziale per l’Associazione sono stati l’entusiasmo, la vitalità e l’impegno del gruppo di giovani che negli ultimi anni si è avvicinato a San Matteo insieme al sostegno dell’amministrazione comunale di San Bartolomeo che ha sempre creduto nell’attività dell’Associazione, considerandola un patrimonio del paese. Insomma, quando tutto sembrava ormai perduto abbiamo deciso di (provare a resistere e, in tempi brevissimi, abbiamo organizzato questa sessantunesima edizione). Ora, quello che con grande franchezza chiediamo a ciascuno di voi è di venire alla festa, di contribuire alla sua riuscita e di farci sentire il vostro calore, forte. Perché la festa di San Matteo è davvero un patrimonio condiviso, e non va disperso”.