Con un comunicato stampa la consigliere regionale pentastellata, Alice Salvatore, critica alcune affermazioni del governatore Toti:
“Nella situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, entrare in polemica con i medici è quanto di più inadatto si possa fare.
La Regione Liguria ha sempre riconosciuto, a parole, il valore di medici, infermieri e operatori che stanno lavorando per il bene di tutti, esponendosi in prima linea al coronavirus. Non manca occasione, durante le dirette televisive, di ringraziarli. E’ nata anche una campagna finanziata dalla Regione con grandi cartelloni che riprendono medici ed infermieri e la scritta “Grazie!”. Non potendo uscire di casa, non si capisce esattamente chi potrebbe vederli. Fatto sta, che la Regione continua a sperticarsi in complimenti.
Poi quando si passa ai fatti le cose cambiano: ho lanciato la proposta di erogare un bonus di 1000 euro più tutti gli straordinari pagati ad ogni medico, infermiere e operatore sociosanitario, per andare incontro alle esigenze delle loro famiglie e per supportare i più importanti guerrieri contro questa pandemia, vorrei che di queste cose si parlasse.
Ma non solo. La Regione ha creato una task force di parti sociali per organizzare la riapertura delle attività e dice di aver coinvolto alcuni esperti scientifici per garantire la sicurezza. Dal tavolo è stato escluso l’ordine dei Medici e degli Odontoiatri, i quali, e a ragione, hanno fatto notare che dovrebbero invece partecipare e fornire la loro consulenza, visto che l’emergenza è di natura medica.
Il Governatore Giovanni Toti, nella diretta dell’altra sera ha replicato così: “Interrogarsi, come faceva Nanni Moretti in un noto film, sul modo in cui farsi notare meglio non mi sembra atteggiamento consono alla difficoltà del momento.”
Dei medici che vogliono partecipare come consulenti per gestire una pandemia su scala mondiale vogliono “farsi notare”?
E come? Toti prima li ringrazia e poi li insulta?
Il problema è molto grave: siamo in mano ad uno showman sul palcoscenico che ha scambiato una pandemia per una campagna elettorale e il risultato è che le azioni che possono avere un ritorno di immagine vengono intraprese, ma appena non si è più utili a finire in diretta TV o sui giornali, iniziano le risposte velenose.
Nel frattempo tutte le nostre domande sono inascoltate. Perché non si consegna la spesa a casa come regola, con una regia regionale? perché non si aprono reparti e ospedali dismessi che potrebbero essere pronti in pochi giorni? Perché si continuano a bocciare le proposte di aiuto al personale sanitario? solo perché vengono da Alice Salvatore?“