La Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo è pronta ad inaugurare la stagione autunnale al Teatro dell’Opera del Casinò con un appuntamento che cresce di anno in anno: “RPM Sanremo – Russian Piano Music International Competition“, il concorso internazionale organizzato in collaborazione con il Premio Pianistico Internazionale Scriabin.
L’idea dalla quale è nato quattro anni fa è quella di incoraggiare l’eccellenza nell’esecuzione della musica classica russa per pianoforte, valorizzando e supportando i giovani talenti all’inizio delle loro carriere, grazie anche ai consigli di giurati di fama internazionale. Quest’anno la prestigiosa giuria è composta da Antonio Di Cristofano, Giancarlo De Lorenzo, Natalia Trull, Michel Bourdoncle, Gianluca Luisi, Danijel Gašparović, Maurizio Moretta.
Pronti ad esibirsi davanti a loro, per conquistare uno dei tre posti per la finale di domenica, trentaquattro giovani pianisti provenienti da tutto il mondo: Inghilterra, Norvegia, Belgio, Lituania, Corea del Sud, Uzbekistan, Russia, Bielorussia, Turchia, Israele, Corea, Francia, Cina, Taiwan, Macedonia, Bulgaria. Il più piccolo ha 17 anni e arriva dall’Italia, il più grande ne ha 31 e arriva dal Giappone. I loro nomi sono già sul sito www.rpmsanremo.it/2023 i loro volti saranno pubblicati giorno dopo giorno sui profili social ufficiali di RPM Sanremo.
Il percorso verso la finale sarà molto impegnativo, del resto il livello è alto come spiegano il M° Giancarlo De Lorenzo e il M° Antonio Di Cristofano ideatori del concorso: “Siamo giunti alla quarta edizione e possiamo dire che l’intuizione dalla quale siamo partiti nel 2019 e che ci ha portato ad impostare il concorso in questo modo era corretta. In questi anni ci siamo accorti dell’elevatissimo livello dei finalisti ed in particolari dei vincitori. Roman Lopatynskyi (vincitore RPM SANREMO 2019), Vladislav Khandohi (vincitore di RPM SANREMO 2021) e Artem Kuznetsov (vincitore RPM SANREMO 2022) sono tre concorrenti che hanno confermato a livello internazionale sempre più ampi successi. Basti pensare che Khandohi, dopo la vittoria a Sanremo, è arrivato quinto nell’edizione 2022 del Van Cliburn di Fort Worth e secondo nella Sydney Piano Competition 2023, entrambi concorsi internazionali di fascia A. E Kuznetsov, solo due mesi fa, si è confermato primo al Santa Cecilia International Competition in Porto, altra grande competizione”.
Il M° Antonio Di Cristofano sottolinea anche l’elevato livello dei giurati con i quali anche quest’anno i giovani pianisti potranno confrontarsi arricchendo, al di là dell’esito della competizione, il loro percorso: “La presidente di giuria quest’anno è Natalia Trull, una dei docenti più prestigiosi che insegnano al Conservatorio di Mosca. Siamo molto felici di averla a Sanremo, è una persona squisita, silenziosa e molto severa ed esigente. Sarà un grande esperienza per i partecipanti confrontarsi con lei”.
Il 24 settembre alle 17.30 al Teatro dell’Opera del Casinò la finale. Un concerto per pianoforte ed orchestra diretto dal M° Neil Thomson con i tre finalisti e la proclamazione del vincitore o della vincitrice. Anche il pubblico potrà dare il proprio contributo alla votazione per assegnare il “Premio Speciale del Pubblico“.
In Teatro domenica anche i partecipanti della Challenge Sanremo, evento internazionale di triathlon, alla quale partecipano atleti provenienti da tutto il mondo, che quest’anno è partner di RPM Sanremo – Russian Piano Music International Competition.
Nel video a inizio articolo le interviste complete a Giancarlo De Lorenzo e ad Antonio Di Cristofano.