“Da sempre la Lega è al fianco degli agenti della polizia penitenziaria, che svolgono un lavoro durissimo sia sotto il punto di vista fisico che psicologico, e oggigiorno sono dimenticati dal Governo e dal Ministro Bonafede. Quanto accaduto a Sanremo è uno dei molti casi in cui gli agenti della polizia penitenziaria hanno rischiato la vita per far fronte ad una situazione estrema, e ci auspichiamo che il provveditorato generale possa ritenere degno di encomio il gesto degli agenti intervenuti. Il personale che opera nelle carceri è sottodimensionato, costretto a condizioni di lavoro massacranti e molto pericolose, diventate oggi ancor più proibitive a causa dell’emergenza sanitaria causata dal COVID-19. Molti detenuti presentano inoltre problemi psichiatrici, e siamo certi che il Presidente Toti che ha rivendicato per sé la delega alla Sanità provvederà a garantire presto l’assistenza sanitaria psichiatrica anche a quelle strutture, come il carcere di Sanremo, che oggi ne sono sprovviste.
Il Ministro Bonafede dovrebbe ricordarsi dell’esistenza della polizia penitenziaria e sostenere con provvedimenti concreti i nostri agenti: un piano straordinario di assunzioni, formazione professionale costante, dotazioni nuove e sostegno economico. Non possiamo ricordarci degli uomini e delle donne in divisa soltanto quando i loro gesti encomiabili li portano all’onore delle cronache”.
Così in una nota Marco Campomenosi, europarlamentare ligure della Lega, e Francesca Corso, consigliere comunale del Comune di Genova, hanno commentato l’azione della polizia penitenziaria del carcere di Sanremo.