Domenica prossima, 23 giugno, il paese di Rocchetta Nervina si arricchirà di un piccolo museo etnografico: “E dubarìe”, un percorso tra le pietre e i corsi d’acqua attraverso cui riscoprire la connotazione artigiana del borgo medievale.
Il termine “dubarìe” indica la torre che sorge sulla passeggiata che costeggia il paese lungo il torrente: in passato ospitava le concerie ma che più recentemente era adibita a deposito di immondizia.
Enrico Carabalona ha deciso di recuperare i locali riportando alla luce le vasche che venivano utilizzate per la concia delle pelli. Inoltre, osservando le pietre, i fori e le canalizzazioni dei locali adiacenti, colmi di terra e detriti, ha intuito l’esistenza di un mulino a ruota orizzontale (“ritrecine”) collegato ad una macina per la pesta della canapa ad uso tessile.
Entusiasta della scoperta ed animato da grande determinazione ed inventiva, ha deciso di rimboccarsi le maniche al fine di rendere accessibili gli ambienti, ricostruire i meccanismi e renderli funzionanti perché i visitatori possano comprendere e apprezzare l’ingegno artigiano degli antenati.
I tre anni di faticoso e appassionato lavoro, basato sulle sue sole forze, troveranno compimento domenica prossima, 23 giugno, con l’evento di inaugurazione che inizierà alle 11 sulla passerella che costeggia il paese lungo il torrente: dopo la presentazione dei lavori e un piccolo rinfresco preparato dalla Pro Loco, Enrico accompagnerà i visitatori alla scoperta dei locali e illustrerà anche il complesso sistema di canalizzazione delle acque, illustrato in un pannello che completa il percorso divulgativo.
Il polo museale sarà poi aperto tutti i sabati, le domeniche e i giorni festivi dalle 10 alle 18. Info su www.dubarie.it o sulla pagina Facebook “E Dubarie – Rocchetta Nervina“