video
play-rounded-outline
04:03

Nella tarda mattinata di oggi è stato presentato il decreto firmato lo scorso 24 novembre dal commissario ad acta dell’ATO idrico Claudio Scajola, che prevede una rimodulazione delle tariffe idriche.

Presenti all’incontro, oltre al suddetto commissario, i vertici di Rivieracqua, il presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria Enrico Lupi e i rappresentanti delle associazioni di categoria, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confindustria.

Il provvedimento presentato prevede una rielaborazione delle tariffe che erano state precedentemente approvate con il decreto ottobre 2023 relative ad utenze industriali, commerciali ed artigianali.

“Grazie anche a dati forniti dalle associazioni – illustra durante l’incontro la dottoressa Angela Ferrari – è stato possibile rianalizzare circa 12mila utenze, facendo una ripartizione per fasce di consumo, dividendole in tre. Da a 700 mc la prima, fino a 5.000 mc la seconda e oltre 5.000 mc la terza. Si è potuto, mantenendo invariato un dato immutabile relativo alla rielaborazione della tariffa unica, ridistribuire diversamente le tariffe, in modo da riportare per la maggior parte delle utenze che hanno avuto dei picchi di incremento nelle bollette, una situazione più gestibile. Contiamo nel giro di non molto tempo, di rieffettuare i calcoli sulle bollette precedentemente ricevute”.

“Ho firmato questo decreto dopo molte consultazioni con tutte e categorie economiche e la società di gestione sotto la supervisione del commissariato dell’ATO idrico – commenta Claudio Scajola – per trovare e riformulare le tariffe in modo che non ci fosse un eccessiva penalizzazione di chi consuma di più l’acqua potabile, non essendoci acquedotti irrigui, e proteggere il nostro tessuto economico. La tabella che ne risulta permetterà una maggior serenità. Il problema dell’acqua non è terminato. Dobbiamo proseguire un percorso lungo e complicato per permettere un servizio idrico all’avanguardia che permette acqua per tutti a costi contenuti. Abbiamo evidenziato una cosa fondamentale, ossia gli scarichi. Oggi anche l’acqua utilizzata per il raffreddamento dei macchinari veniva smaltita come rifiuto speciale e con un costo di smaltimento. Con la nuova norma precisiamo che se l’acqua utilizzata per scopi di raffreddamento non è stata soggetta a processi d’inquinamento può essere smaltita normalmente”.

“Stiamo facendo partire – aggiunge Scajola – un progetto di massima per piccoli invasi a scopo irriguo, uno finanziato recentemente nella parte alta della valle Arroscia, che permetterà di servire decine di piccole imprese con fondi europei. Dobbiamo potenziale l’acqua irrigua e non sprecare l’acqua potabile per annaffiare i nostri giardini, fiori e ortaggi. Questa trascuratezza annosa sul tema dell’acqua va risolta”.

“Con il decreto sottoscritto dal commissario dell’Ato Idrico lo scorso 24 settembre ed oggi presentato, si muove un ulteriore passo avanti nella ricerca di soluzioni concordate e di distensione delle relazioni con tutte le parti interessate dal servizio di Rivieracqua”, afferma l’amministratore unico di Rivieracqua, Giuseppe Torno, a margine dell’incontro.

“Attraverso l’individuazione di tre diverse fasce di consumo e l’analisi di oltre 12mila utenze, è stato possibile rielaborare le precedenti tariffe con particolare riferimento alle categorie industriali, commerciali, artigianali e professionali, con un beneficio diretto ed immediato per i diversi comparti coinvolti, ad ulteriore dimostrazione dell’approccio collaborativo e di supporto mostrato in questi mesi dalla struttura commissariale e dalla stessa Rivieracqua”, conclude Torno.

Nel video servizio a inizio articolo le interviste complete a Claudio Scajola ed al presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria Enrico Lupi.