“Il tribunale ha attestato la capacità di far fronte al proprio debito – queste le parole del presidente di Rivieracqua Gian Alberto Mangiante – consentendo di traguardare il fatto che non ci sia più il concordato e di poter pagare i propri debiti in autonomia”.
Nuova ripartenza dunque per Rivieracqua che assumerà un atteggiamento rigido nei confronti dei creditori: “Pagheremo nella quasi loro interezza i nostri debiti e nel rispetto dei creditori lo faremo con tutti con le stesse tempistiche e modalità”.
Entro fine anno l’arrivo della tariffazione unica che normalizzerà i costi uniformandoli in tutto l’imperiese; oltre a questo la società avrà la disponibilità per poter cominciare ad investire per riammodernare un sofferente impianto di approvvigionamento idrico, dando immediata priorità al Roja bis.
“La società ha riassunto tutte le attività cessate – comunica Giacomo Chiappori, membro del cda di Rivieracqua – in base a questo, più il tribunale che asserisce che possiamo camminare da soli, credo che forse non ci sarà bisogno dell’intervento di un socio privato”.