Dopo l’annuncio, in apertura del Consiglio comunale del 13 novembre, in cui il Sindaco di Imperia Carlo Capacci comunicava la richiesta di fallimento di Amat Spa nei confronti di Rivieracqua, il primo cittadino torna all’attacco contro chi lo ritiene responsabile.
Sulla sua pagina Facebook, il Sindaco Capacci, ha puntato il dito contro i comuni di Sanremo, Taggia e contro la Provincia:
“Lunedì la società AMAT SpA per tutelare i propri lavoratori e i propri interessi economici ha depositato istanza di fallimento nei confronti del debitore Rivieracqua (concessionario del Servizio Idrico Intergrato sul territorio della Provincia di Imperia). La società ha agito in autonomia mediante il proprio Consiglio di Amministrazione (peraltro se consultato io avrei dato il mio parere favorevole sia chiaro non mi nascondo dietro un dito) e ovviamente una serie di persone mi ha additato, velatamente o direttamente, come l’ artefice o ispiratore del fatto. Bene, vediamo un po’, il Comune di Sanremo non ha mai affidato il servizio idrico e di conseguenza la bollettazione (fonte di fatturato e quindi di credibilità con le banche) a Rivieracqua, Taggia attende la dimostrazione della capacità tecnico economica di Rivieracqua, la Provincia (ente concedente) guarda dalla finestra. Quindi se Rivieracqua non va avanti è colpa del Comune di Imperia? Ma fatemi il piacere! Cominci magari Sanremo a far bollettare Rivieracqua in questo modo si crea il cashflow e la credibilità..perché non lo fa?”
A breve uscirà il comunicato di risposta di Amaie Spa, la società sanremese che gestisce il servizio idrico.
La situazione sembra sempre più complicata. Difficile prevedere il futuro della società pubblica creata per gestire il servizio idrico integrato provinciale. Quello che è certo è che la situazione sta creando malumori e divisioni.