“Nessuna comunicazione formale è mai pervenuta a Rivieracqua da parte del Difensore Civico”. Così la società idrica commenta la decisione del Difensore Civico Regionale, che ha messo in dubbio la legittimità e la prosecuzione del commissariamento dell’ATO idrico imperiese, disponendo la sospensione della messa in mora per il pagamento delle bollette.
“Rivieracqua ricorda che il Difensore Civico non ha alcun potere normativo o regolatorio in materia di determinazione tariffaria, né può intimare a un gestore del servizio idrico l’interruzione delle procedure di messa in mora”, prosegue la nota dell’azienda, che sottolinea come le procedure di fatturazione e riscossione adottate siano in linea con le disposizioni ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), soggetto titolato a esprimersi in materia tariffaria e gestione delle utenze.
Rivieracqua ha agito “secondo le indicazioni fornire dall’ente, trasmettendo nei tempi previsti tutti i documenti richiesti e applicando tempestivamente gli incrementi tariffari approvati dallo stesso, senza retroattività”.
L’azienda richiama la sentenza del Tar della Liguria dell’8 agosto 2024, che ha respinto il ricorso di Confesercenti della provincia di Imperia e della società Confinvest S.r.l., confermando che “gli incrementi tariffari deliberati nel biennio 2022/2023 sono immediatamente efficaci e applicabili, con l’obbligo per gli utenti di corrispondere i relativi corrispettivi, indipendentemente dall’approvazione finale di ARERA”.
Allo stesso modo, Rivieracqua ha avviato correttamente le procedure di recupero crediti per le utenze in mora, nel rispetto della normativa di ARERA in materia di solleciti e disalimentazione. “La sospensione della fornitura è sempre stata utilizzata come ultima ed estrema soluzione, esclusivamente in caso di morosità persistente e reiterata e dopo proposta di rateizzazione nel caso di situazioni complicate. A dimostrazione di ciò nel 2024, gli interventi di interruzione della fornitura hanno riguardato solamente lo 0,29% dell’utenza servita dall’intero ATO Ovest Imperiese”, prosegue Rivieracqua.
Inoltre, il gestore del servizio idrico, dichiara di aver già proceduto a riscontrare la diffida presentata dall’avv. Enrico Panero, rispondendo nel merito di tutte le contestazioni attraverso contro diffida presentata in data 3 aprile 2025 all’avv. Panero, agli enti amministrativi e alle autorità competenti. L’azienda invita quindi gli utenti a “provvedere tempestivamente e correttamente all’estinzione dei propri debiti verso Rivieracqua”, ribadendo ancora una volta di essere disponibile a concordare soluzioni rateali dei pagamenti, nel rispetto della normativa vigente.
Infine, nella nota viene sottolineato che l’avv. Panero “non rappresenta gli utenti del servizio idrico gestito da Rivieracqua”, tutelando poco più dello 0,2% degli utenti serviti dall’azienda.