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A poche ore dalla fine del 2024 il palazzo della Provincia di Imperia ospita, nella sala consiliare, l’assemblea dei soci di Rivieracqua spa.

La riunione, aperta dal commissario all’ATO idrico e presidente provinciale Claudio Scajola, è iniziata poco dopo le 9.30.
Alla fine della stessa, svoltasi a porte chiuse, seguono due firme.
Quella relativa al contratto tra Rivieracqua spa e Acea Molise srl, il nuovo socio privato, per l’affidamento dei compiti operativi connessi alla gestione del Servizio idrico integrato nell’Ambito territoriale di Imperia, e quella relativa alla convenzione tra l’autorità di ambito territoriale ottimale imperiese e Rivieracqua spa per la gestione del servizio idrico integrato.

L’assemblea ha infine approvato tre aumenti di capitale sociale pari a 40 milioni. 30 di aumento al quale si sommano 10 che rappresentano un finanziamento di Acea ai soci.

Gli altri aumenti riguardano i crediti che Imperia e Sanremo vantano nei confronti di Rivieracqua che vengono trasformati in azioni.
5 milioni e mezzo versati da Imperia e oltre 4 milioni e mezzo da parte di Amaie Energia, controllata dal Comune di Sanremo, generando una ricapitalizzazione societaria finalizzata, secondo la società, a dar corso a tuti gli accordi di ristrutturazione del debito fatti con i creditori.

“La prima parte dell’assemblea è stata dedicata alla firma dei patti parasociali e all’incasso da parte della società dei 30 milioni più 10, versati contestualmente sui conti di Riveracqua stamattina – commenta Claudio Scajola. – Questa liquidità permetterà già da oggi all’amministratore Torno di fare i versamenti a tutti i creditori, più di 500, la maggior parte dei quali piccoli e piccolissimi, i quali avevano svolto il loro servizio con lavori di manutenzioni e allacciamenti degli impianti, di avere finalmente quanto dovuto”.

Il 13 di gennaio l’assemblea verrà completata con la nomina di 5 componenti del Cda e 3 del collegio sindacale.

“Avremo quindi un presidente, un Cda e l’avvio della nuova società, che deve fare investimenti sulla nuova rete, cambiare molti tracciati della vecchia rete, vetusta e con perdite intorno al 50% nei nostri acquedotti ed una gestione che deve portare competenza e qualità oltre che al competenza”, prosegue Scajola.

Pochi dubbi sul nome forte per la presidenza della società, ossia lo stesso Giuseppe Torno.

“Questa mi pare sarà l’indicazione che darò per un collegamento giusto, per gli ultimi 6 mesi nel quale Torno è stato nominato amministratore unico in questa fase di transizione”, conclude il presidente della Provincia.

Nel video servizio a inizio articolo le interviste a Claudio Scajola e Giuseppe Torno.