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Sarà un’altra Pasqua in rosso quella che ci apprestiamo a vivere il weekend del 3, 4 e 5 aprile 2021. La seconda in lockdown nel giro di due anni. Un ulteriore duro colpo per l’economia locale, soprattutto per i tanti bar e ristoranti che speravano in una piccola boccata d’ossigeno, ma che potranno lavorare solamente con l’asporto e la consegna a domicilio.   

“Solitamente la Pasqua è associata a un periodo di rinascita – commenta il sindaco di Riva Ligure, Giorgio Giuffra, ospite quest’oggi nei nostri studi. – Ce lo auguravamo l’anno scorso, purtroppo siamo di nuovo qui a interrogarci se la rinascita potrà esserci quest’anno. Dobbiamo fare tutto ciò che è necessario per mettere in sicurezza, dal punto di vista sanitario ed economico, le nostre famiglie e le nostre attività produttive. È difficile pensare che un momento, che di solito vede riversarsi nella Riviera un grosso numero di persone, possa essere mortificato da queste zone e da questa Italia colorata che non consentono di uscire. 

C’è spazio per la ripresa, ad oggi però dobbiamo avere la massima attenzione in primis a portare a compimento la campagna vaccinale nel miglior modo possibile, in secondo luogo dare quello che è giusto alle famiglie e alle imprese, che stanno cercando di andare avanti. Laddove non arriverà lo Stato, il Comune farà la sua parte in maniera responsabile. Penso soprattutto ai bar e ristoranti, quelli più colpiti da questa pandemia. Quali saranno questi aiuti lo ragioneremo adesso che siamo in sede di stesura di bilancio. Sicuramente sarà una voce importante perché nessuno rimanga indietro”.

Sulla campagna vaccinale aggiunge: “Le vaccinazioni proseguono molto bene – dichiara il primo cittadino – ho trovato nell’Asl1 imperiese un’organizzazione efficiente. In queste ultime settimane sarà immunizzato il 10% della popolazione di Riva Ligure. Io sono assolutamente favorevole ai vaccini, rispetto le opinioni di tutti, ma chi ha delle responsabilità, chi è a contatto con le persone ha anche il dovere di proteggere la salute degli altri. Quando sarà il mio turno sicuramente aderirò alla campagna vaccinale”.

Sogni nel cassetto? “I sogni sono tanti, ovviamente il primo è che tutto torni come prima, che le nostre attività possano tornare a essere fiorenti e a lavorare. Un sogno che spero di realizzare il prima possibile è di riaprire il centro per anziani per i vaccinati. Circa l’85% della popolazione over 80 di Riva Ligure è stata in questi mesi oggetto di processo di immunizzazione, mi auguro che proprio per loro si possano aprire degli spazi dove poter recuperare un po’ di socialità, seppur con la mascherina”.