Dopo oltre 6 mesi dall’interruzione della scuola in tutta Italia, per via dell’emergenza coronavirus, e dopo l’esperienza della didattica a distanza, suona oggi nuovamente la campanella nei plessi scolastici del Ponente ligure.
Migliaia di studenti e docenti ritornano oggi sui banchi e lo fanno con tanto entusiasmo, nuove regole e qualche preoccupazione. L’emergenza sanitaria rappresenta una sfida non semplice e prevede una serie di normative riguardo l’utilizzo della mascherina quando necessario, gli ingressi scaglionati, il distanziamento nelle classi, l’utilizzo dei mezzi pubblici e degli scuolabus.
Solo i comuni di Bordighera, Vallecrosia, Ospedaletti, San Biagio della Cima e Soldano hanno deciso di posticipare la ripresa al 24 settembre, dopo le elezioni regionali. A Sanremo ieri il sindaco è stato costretto a ritardare il rientro per due classi della scuola Castillo per riuscire a definire meglio alcuni punti inerenti alle nuove normative covid.
Nei giorni scorsi la Regione Liguria ha presentato il piano per la gestione di eventuali casi di coronavirus. Nella nostra provincia sono da oggi attivi tre ambulatori dedicati alle scuole e solo su richiesta del pediatra e del medico di famiglia. Gli ambulatori si trovano a Imperia, Sanremo e Ventimiglia.
Molta responsabilità è chiesta alle famiglie e ai genitori che dovranno costantemente mantenere monitorata la temperatura dei propri figli. Nel caso di febbre superiore ai 37,5 gradi dovranno rimanere a casa e contattare il medico. Nel caso di un sospetto caso a scuola la dirigenza contatterà i genitori che dovranno portare a casa il bambino a cui verrà sottoposto il tampone nel giro di 24 ore. Scatterà poi, in caso di positività, la quarantena di 14 giorni, sia per il bambino, sia per i compagni di classe, ma non per i genitori. Sarà il medico a valutare l’eventuale tampone per gli altri bambini che sono stati a contatto con il caso positivo..
Da oggi è anche attivo il numero verde dedicato alle famiglie 800 93 66 60 oltre all’indirizzo email: scuolasicura@gaslini.org. La Regione, in collaborazione con la Federazione italiana medici pediatri (FIMP), ha anche pubblicato una serie di Faq per rispondere agli scenari più frequenti:
Il mio bambino si ammala (a scuola o a casa), cosa succede?
Il tuo pediatra di famiglia, o il tuo medico di famiglia, valuta se far eseguire il tampone. In attesa del risultato del tampone diagnostico che il vostro medico curante avrà richiesto (dovrebbe arrivare in 24 ore) è consigliabile per i conviventi e i contatti stretti del bambino:
- prudenza nei rapporti sociali (seguire le raccomandazioni in tema di distanziamento, igiene delle mani e uso corretto delle mascherine)
- evitare contatti soprattutto con persone a rischio, per età o condizione clinica
- quando e se possibile, rimanere a casa
Cosa accade ai compagni di classe?
I compagni di classe vanno a scuola normalmente fino a quando non si conosce il risultato del tampone del loro piccolo amico.
Cosa accade in caso di risultato positivo?
In caso di tampone positivo, il bambino e i suoi contatti stretti, vengono posti in isolamento fiduciario che dura 14 giorni.
Comunque, le procedure diagnostiche per il tuo bambino e per i suoi contatti stretti, verranno prese in carico dal Servizio di Igiene pubblica in base alla evoluzione.
Quando potrà rientrare a scuola?
Per il rientro in comunità, bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi). La conferma di avvenuta guarigione prevede l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Se entrambi i tamponi risulteranno negativi, la persona potrà definirsi guarita, altrimenti proseguirà l’isolamento.
Cosa accade ai compagni di classe?
Il Servizio di Igiene pubblica provvederà a dare istruzioni alla scuola, ai professori ed agli alunni di quella classe.
I contatti stretti individuati dal Dipartimento di Prevenzione, saranno posti in quarantena per 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato. Il Dipartimento di Prevenzione deciderà la strategia più adatta circa eventuali screening al personale scolastico e agli alunni.
Cosa accade ai genitori dei compagni di classe?
I genitori dei bambini della classe, in attesa del risultato del tampone diagnostico, dovranno avere prudenza nei rapporti sociali.
Le successive azioni verranno, di volta in volta e in base ai risultati del tampone, comunicate dal Servizio di Igiene pubblica.
Cosa accade in caso di risultato negativo?
In caso di tampone negativo, i contatti a casa e a scuola non devono fare niente.
Quando potrà rientrare a scuola?
Il bambino dovrà rimanere a casa fino a guarigione clinica seguendo le indicazioni del proprio medico di fiducia (Pediatra di famiglia o Medico di famiglia) che redigerà un’attestazione che il bambino/studente può rientrare a scuola poiché è stato seguito il percorso diagnostico-terapeutico e di prevenzione per Covid-19, come disposto da documenti nazionali e regionali.
Potrebbe accadere che in caso di tampone naso-oro faringeo negativo, nel bambino con persistenza della sintomatologia (sospetta per infezione da SARS-CoV-2), a giudizio del pediatra o medico curante, si debba ripetere il test a distanza di 2-3 gg. In questo caso il bambino deve restare a casa no a guarigione clinica e a conferma negativa del secondo test.
PRINCIPI E REGOLE GENERALI PER IL RITORNO A SCUOLA
- Rispetta il distanziamento interpersonale mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone
- Evita gli assembramenti
- Utilizza la mascherina, quando necessario
- Cura l’igiene personale e lava accuratamente le mani
- Evita di toccare occhi, naso e bocca con le mani
- Evita interazione con altre classi diverse dalla tua