La Consigliere comunale d’opposizione a Bordighera, Mara Lorenzi interviene con una nota stampa sul progetto di riqualificazione della passeggiata a mare.
“La Commissione Consiliare sull’Urbanistica ha esaminato venerdì il progetto definitivo per la riqualificazione del tratto di passeggiata a mare compreso tra il sottopasso della stazione ferroviaria e la rotonda di Sant’Ampelio. Il progetto verrà approvato in Giunta; non è previsto passaggio in Consiglio Comunale né coinvolgimento della città a cui devono bastare le dichiarazioni dell’ufficio stampa del sindaco.
Eppure il lungomare ha per Bordighera un interesse affettivo, storico, e culturale preminente, è patrimonio paesaggistico e ambientale, ed è una delle risorse principali di attrazione turistica. Il lungomare è anche un’infrastruttura di interesse intercomunale: da qui passa l’imponente conduttura dell’acquedotto del Roya oltre alla fognatura cittadina che corre verso il depuratore lungo la passeggiata (quest’estate ne abbiamo avuto esperienza diretta con miasmi e divieti di balneazione un po’ in tutta la città) ed è attraversato dalle linee secondarie che arrivano da monte e da tutti i sottoservizi delle reti tecnologiche.
Con buona pace dell’Assessore ai Lavori Pubblici e del rappresentante dell’Ufficio Tecnico intervenuto alla Commissione, ci aspettavamo dal progetto definitivo ciò che è nella sua natura: definire le scelte progettuali in modo compiuto e con il supporto di relazioni specialistiche, affrontando i vincoli e tutte le interferenze possibili in modo che la fase esecutiva non incorra in imprevisti con differenze di costi non giustificabili. La documentazione ricevuta per la commissione urbanistica di venerdì era molto scarna rispetto a queste aspettative, e ha perciò generato tutta una serie di domande. Purtroppo le risposte ricevute sono state quasi tutte al futuro, rimandate alla fase di progettazione esecutiva.
Nella relazione tecnica nessuna citazione del Vincolo Monumentale e del Vincolo Paesaggistico (rispettivamente art 10 e 142 del Codice dei Beni Culturali) che si applicano al lungomare. Le Araucarie che sono monumento nazionale (vedi Liguria n.32 a https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11260) e molteplici altre essenze di pregio saranno interessate dai lavori di ripavimentazione; ma non c’è una relazione specialistica mirata ad assicurare il benessere degli alberi. Si prevede l’inserimento di un filare di palme lungo il lato Sud, ma non c’è una verifica agronomica dell’efficienza di piantumazioni su un fondo ghiaioso e soggetto a svuotamenti continui in funzione delle mareggiate. Né c’è una verifica paesaggistica di come tale inserimento si sommerà all’ingombro già esistente delle strutture balneari e dei ristoranti e interferirà con le visuali del mare.
La passeggiata è luogo favorito per i giochi dei bimbi, e ospita nel tratto di interesse due aree giochi, ma il progetto non ne parla e non le mostra. Né il progetto parla di come il mercato del giovedì farà i conti con il nuovo filare di palme.
Il sindaco ci ha intrattenuto a lungo sulla scelta delle piastrelle per la pavimentazione, ma nel progetto non c’è un rilievo con l’indicazione delle reti dei sottoservizi né una relazione dell’ufficio idrico integrato che ne attesti le condizioni. Per di più le nuove piastrelle saranno posate sull’asfalto esistente, il che fa chiedere se ci sarà un tentativo di risolvere criticità dei sottoservizi che sappiamo già in atto prima di una molto dispendiosa posa di piastrelle.
E infine, quel tratto di passeggiata dovrà ora accogliere una pista ciclabile voluta dalla Regione che sarà costruita a confine con la ferrovia con progetto indipendente. Se e come il tracciato della ciclabile abbia fatto i conti con locali commerciali, alberi, e giardini; e se i due progetti si siano parlati in anticipo, non è chiaro. Nella planimetria del progetto del lungomare il percorso della ciclabile si sovrappone ad almeno una Araucarie e ai muri di due locali commerciali.
Rimane il rimpianto che la riqualificazione del Lungomare non si sia avvalsa di un Concorso di idee e della partecipazione di cittadini e fruitori. Il timore che possa ripetersi l’esperienza di Piazza della Stazione, sempre ancora disfunzionale malgrado due costose varianti in corso d’opera e continui tentativi di adattamento, ci suggerisce di segnalare preventivamente agli Enti Preposti le mancanze che abbiamo identificato”.