Chiuso l’accordo con le segreterie regionali dei sindacati CGIL, CISL e UIL per la riprogrammazione dei fondi europei per far fronte all’emergenza Covid per quanto riguarda il confronto avviato sulle tematiche di interesse delle parti sindacali. Il confronto avviato sulla riprogrammazione dei fondi strutturali FESR e FSE si è concentrato nello specifico sull’attivazione delle seguenti risorse:
per quanto riguarda l’FSE, Fondo sociale europeo:
– 4 milioni di euro per il rifinanziamento del patto per il turismo;
– 1,8 milioni per la misura di formazione e indennità di partecipazione destinate ai lavoratori delle mense e delle pulizie scolastiche
Per quanto riguarda il FESR, Fondo europeo di sviluppo regionale:
– 6 milioni di euro per le aree di crisi non complessa della Liguria (che si aggiungono ai 12,5 già programmati e ai 5 delle economie del decreto Genova, questi ultimi destinati in particolare alla Valpolcevera).
“L’accordo di oggi – spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – è il risultato di un confronto costante, della costruzione di un percorso serio basato sul dialogo con i corpi intermedi. In questo modo diamo un aiuto concreto a una serie di categorie particolarmente colpite dall’emergenza Covid, penso a chi lavora nel turismo, nelle mense e nelle pulizie degli istituti scolastici, che oltre al lockdown devono fronteggiare anche la chiusura estiva. È un’iniziativa ligure, che stanzia aiuti che vanno ad aggiungersi a quelli stanziati a livello governativo, con cui raggiungiamo una platea molto ampia di persone che hanno sofferto e sono in difficoltà”.
“Siamo andati incontro, nel rispetto dalla funzionalità del Fondo sociale europeo – spiega l’assessore alla Formazione Ilaria Cavo – a categorie di lavoratori della scuola rimaste bloccata dal lockdown e dalla chiusura estiva, ascoltando esigenze di persone che il Governo aveva dimenticato. Mi auguro che possa essere un segnale importante di attenzione per tutti i settori della scuola, che non abbiamo voluto trascurare”.
“Sono molto soddisfatto – aggiunge l’assessore al Turismo Gianni Berrino – perché come Regione Liguria abbiamo saputo dare risposte più importanti di quanto abbia fatto il Governo nel settore dei dipendenti delle mense e delle pulizie scolastiche e per gli ulteriori 4 milioni di euro per il patto del lavoro nel turismo. Un grande aiuto alle aziende e ai lavoratori specialmente quelli più disagiati”.
“Un grande risultato per il territorio – sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – Abbiamo con accortezza rimodulato le restanti risorse FESR in modo da mantenerne il focus sul nostro tessuto produttivo. A parte una somma dedicata a supporti di carattere sanitario, il resto è stato ripartito tra sezione regionale del Fondo Centrale di Garanzia ed una serie di specifiche misure regionali che attiveranno da subito ulteriori sostegni alle imprese, al commercio e all’artigianato”.
“Importante anche la quota di rifinanziamento dell’area di crisi non complessa che, grazie a ulteriori 6 milioni di euro, cuberà complessivamente una cifra superiore ai 23 milioni di euro. Un risultato frutto di un dialogo costante con le sigle sindacali, che ha da subito posto l’obiettivo di costruire un percorso condiviso con le massime espressioni del territorio”.
“Visti i successi dei bandi regionali della digitalizzazione e della sanificazione, dovuti anche all’ottimo lavoro di squadra non solo con i nostri eccellenti tecnici ma anche con associazioni e sindacati e che hanno riscontrato l’interesse di oltre 5.500 imprese, riserveremo una quota considerevole di queste ulteriori economie per riproporre dai primi di agosto tali misure a fondo perduto anche alle categorie professionali che, per regole europee precedenti all’emergenza Covid, non avevano potuto partecipare (commercio all’ingrosso, tour operator, agenzie di viaggio, tassisti, e altri)”.