Quella dell’11 luglio è una data importante non solo per il calcio italiano ma lo è diventata anche per Cristian Quesada, consigliere comunale a Vallecrosia da oltre un decennio, che proprio quel giorno è stato eletto Segretario provinciale del Pd.
33 anni da compiere tra un mese, Quesada ha ottenuto il 55% dei voti, lasciandosi alle spalle Lucio D’Aloisio (34%) e Marco Torre (10,5%). In attesa dell’Assemblea che dovrà ratificare l’elezione, il neo segretario provinciale è venuto a trovarci in redazione.
“È stato un congresso molto partecipato e soprattutto l’occasione di ritrovarci e confrontarci dopo la pandemia e rimettere in moto il partito. È stato un confronto arricchente anche grazie alle proposte presentate dagli altri due candidati e ora tra i miei compiti c’è anche quello di fare una sintesi di tutte le idee nell’ottica di una conduzione unitaria che mira nell’immediato futuro ad avere il peso che merita in questo territorio”.
“Con un bel gruppo di amici abbiamo creato questo ‘Progetto Dem’ che ha come scopo base quello di non svilire il dibattito facendoci trascinare dalle varie correnti ma concentrarci su tematiche importanti che da troppo tempo non vengono risolte in questa provincia, ad esempio l’Aurelia bis o l’ospedale unico a Taggia”.
“Abbiamo diviso il progetto in due grandi temi: la riorganizzazione totale del partito e tornare ad occuparci di ruoli chiave facendo capire che possiamo essere una vera alternativa a questa amministrazione regionale che secondo noi è più orientata sui proclami che sulla reale attività amministrativa. L’altro tema è quello di far capire alla gente che questo partito vuole mettersi a disposizione dei cittadini”.
“Alle ultime elezioni regionali è stata data grande fiducia al giovane Enrico Ioculano che è diventato il rappresentante del Pd provinciale in Consiglio Regionale. La stessa scelta è poi caduta su di me per la Segreteria provinciale e in entrambi i casi c’è stato il sostegno di molti che hanno fatto la storia del partito e si sono messi a disposizione con la loro esperienza senza chiedere nulla”.
Questo e altro nell’intervista integrale che potete ascoltare e vedere nel servizio video a inizio articolo.