Antonio Mario Becciu, capogruppo d’opposizione a Molini di Triora, interviene in merito alla riapertura della strada statale all’inizio dell’abitato, chiusa a seguito della frana verificatosi lo scorso ottobre durante il maltempo.
“Una notizia che l’intera comunità di Molini e Triora aspettava da tempo, tempo che guardando altri lavori è anche stato relativamente breve.
Volevamo fare un ringraziamento particolare al Presidente della Provincia per l’interessamento e a tutto l’ufficio settore Strade-Infrastrutture della stessa, personale altamente qualificato e competente, come quello che ha materialmente realizzato l’opera.
Opera che leggendo l’articolo è costata “solo” 400.000,00 euro, nonostante abbia comportato un grosso lavoro di micropali, tiranti, gabbioni di ferro, il tutto in condizioni non proprio comode in quanto a sbalzo sul letto del fiume, con tutto quello che questo comporta in materia di sicurezza sul lavoro.
Detto ciò, rimaniamo sempre più sorpresi quando riguardiamo i costi quantificati per i tanti danni che il Comune di Molini ha subito quella notte. Si tratta infatti di cifre astronomiche che come gruppo di Opposizione abbiamo cercato di fare notare senza successo durante il Consiglio Comunale del 20 novembre 2020: pur non essendo tecnici infatti, sappiamo ancora paragonare lavori molto simili nella sostanza, ma assolutamente lontani dai prezzi di mercato effettivamente impegnati da altri enti ben più competenti in materia.
Sono ormai passati 7 mesi da quella notte e purtroppo nulla è ancora stato fatto per quanto riguarda il Comune di Molini; leggiamo che il Sindaco Sasso con la sua squadra sta ancora valutando come intervenire sulle fogne, che ancora oggi scaricano a cielo aperto nel greto del fiume, come risolvere il problema dell’acqua potabile che possiamo ancora avere solo grazie alla collaborazione del vicino Comune di Triora, e così via dicendo per altri interventi essenziali alla popolazione che rappresentiamo.
Per concludere volevamo suggerire al Sindaco Sasso di chiedere aiuto ai Tecnici della Provincia al fine di poter forse ottenere delle stime più veritiere sui danni, i quali sono certamente presenti, ma forse un tantino sovradimensionati nei costi.
La bella stagione è ormai alle porte ed il territorio di Molini sembra ancora fermo al 2-3 ottobre 2020, ed il solo fatto di scrivere una lettera al Presidente del Consiglio non può nascondere l’incapacità amministrativa palesemente riscontrabile.
Confidiamo che chi di competenza agisca per il bene comune e per il bene del nostro Comune in particolare, verificando quanto denunciato in questa sede e durante il Consiglio Comunale del 20 novembre 2020”.