Madonna del Monte Frontè

Lo scorso sabato, 21 settembre, un folto gruppo di fedeli provenienti dai paesi di Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Cosio d’Arroscia, Molini di Triora e Triora si è riunito ai piedi della statua della Madonna del Monte Frontè, un simbolo delle Alpi Liguri e di profonda devozione per la comunità locale, per celebrare il termine dei lavori di restauro eseguiti durante l’estate. L’opera, danneggiata in passato da un fulmine e logorata dal passare del tempo, è stata ripristinata grazie all’impegno di devoti volontari, che con dedizione hanno contribuito a restituirle il suo originario splendore.

La giornata di festa e spiritualità è stata arricchita dalla celebrazione della Santa Messa, officiata da Don Luciano Massaferro, parroco della comunità.

Madonna del Monte Frontè

La Madonna del Monte Frontè, scolpita in marmo bianco di Pietrasanta, alta 3 metri e del peso di circa 17 quintali, domina le valli Arroscia e Argentina a 2.151 metri di altitudine. Con le braccia aperte verso est in segno di accoglienza, rappresenta un simbolo di protezione e amore per tutti coloro che, salendo fino alla vetta, trovano in lei un punto di riferimento spirituale. Non solo i residenti di Mendatica, ma anche escursionisti e amanti della montagna, trovano conforto e ispirazione sotto lo sguardo della Vergine.

La storia della statua risale al 1955, anno in cui venne inaugurata. Nel corso dei decenni, però, la Madonna ha subito diversi danni. Già nel 2009 era stata sottoposta a lavori di restauro a causa di un fulmine, lo stesso fenomeno che, anni dopo, ne ha causato nuovamente il deterioramento, richiedendo l’ultimo intervento estivo. Nonostante le intemperie e l’usura, la comunità ha sempre dimostrato un forte senso di responsabilità e devozione verso la statua, impegnandosi con entusiasmo nella sua manutenzione.

Oltre al valore artistico e storico, la Madonna del Monte Frontè possiede un grande significato affettivo per la comunità locale e per chi frequenta le Alpi Liguri. Il monumento, come il Redentore di Triora e altre mete di pellegrinaggio della zona, è un luogo di sosta per i fedeli, dove una semplice preghiera o un segno della croce diventano gesti carichi di significato. Per molti, è anche l’occasione di riflessione e gratitudine per i doni della vita, come la salute e la resilienza, ma soprattutto un momento per ricordare con affetto i propri cari.

Ora appuntamento a luglio 2025 per celebrare la ricorrenza dei 70 anni dalla posa della statua.