Ecco il resoconto del Consiglio Regionale avvenuto stamattina.
Con 18 voti contrari (maggioranza) e 9 favorevoli (minoranza) è stato respinto l’ordine del giorno 231, presentato da Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa Presidente) e sottoscritto dai colleghi del gruppo, che impegna la giunta ad informare, preventivamente, il Consiglio Regionale sulle iniziative che l’Amministrazione intende trasmettere attraverso i principali canali di informazione e sui loro costi. Nel documento si ricorda che lo scorso 8 marzo, durante la Giornata internazionale della donna, è stato trasmesso nei principali canali radiofonici regionali un messaggio di auguri, indirizzato a tutte le donne, da parte della Regione e che non si conoscono i costi di queste iniziative intraprese dall’amministrazione.
L’assessore alle politiche sociosanitarie Ilaria Cavo ha spiegato che l’iniziativa rientra in un progetto più ampio dedicato all’8 marzo di cui ha illustrato i dettagli e i costi (2 mila 200 euro più Iva) . Cavo ha, dunque, espresso parere negativo sul documento.
Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha invitato la giunta a distinguere la comunicazione istituzionale dalla comunicazione di natura promozionale e politica e a coinvolgere maggiormente l’Assemblea nella scelta di queste iniziative.
Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti Presidente) ha replicato a Garibaldi sottolineando i diversi ruoli dei due organi, esecutivo della giunta e legislativo del Consiglio, e rilevando che la prima è chiamata a portare avanti le tematiche di competenza.
Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha sottolineato i contorni che deve avere la comunicazione istituzionale condividendo le contestazioni di Sansa e ha espresso parere favorevole al documento.
Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente) si è dichiarato fortemente contrario all’ordine del giorno ribadendo che la giunta ha esercitato, nel caso specifico, le competenze che gli sono proprie e ha contestato l’impegnativa del documento.
Normazione della pratica dello “scuttling”
Con 18 voti a favore (maggioranza) e 9 contrari (minoranza) è stato approvato l’ordine del giorno 216, presentato da Alessandro Bozzano (Cambiamo con Toti presidente) e sottoscritto dai colleghi del gruppo che impegna la giunta ad attivarsi presso il Governo affinché venga esaminata la possibilità di inserire la normazione dello “scuttling” nel novero della legislazione dello Stato. Nel documento si rileva che l’affondamento programmato dei mezzi dismessi della Marina, cioè lo scuttling, è un’opportunità in termini di valorizzazione storico culturale delle navi mentre attualmente questi sono considerati rifiuti. Sarebbe opportuno che il legislatore – si legge nel testo – legittimasse questa pratica attraverso proposte e progetti e finanziasse l’affondamento programmato dei mezzi dismessi della Marina, intravedendo una possibile opportunità di valorizzazione storico culturale del naviglio dismesso.
L’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone ha espresso parere favorevole sul documento e ha ricordato che la pratica è già stata adottata in altri Paesi. L’assessore ha assicurato il sostegno della giunta, a livello governativo, per arrivare ad una legislazione in materia.
Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha annunciato il voto contrario del gruppo rilevando che alcuni materiali, soprattutto nelle navi militari, vanno rimossi per motivi di sicurezza e questo comporterebbe, peraltro, notevoli costi. Candia ha suggerito altre iniziative per valorizzare le bellezze naturali sottomarine e incentivare il turismo subacqueo.
Roberto Arboscello (Pd-Articolo Uno) ha manifestato forti perplessità sul documento e sulla compatibilità dello scuttling con la tutela ambientale non escludendo, però, un approfondimento sul tema nella competente commissione.
Enrico Ioculano (Pd-Articolo Uno), condividendo le perplessità di Candia, ha proposto a Bozzano di rinviare nella competente commissione l’ordine del giorno per rivedere, in particolare, l’impegnativa. La proposta è stata respinta.
Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha ribadito la contrarietà del gruppo all’ordine del giorno perché non conterrebbe una logica per valorizzare i beni ambientali sottomarini.
Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti presidente) ha espresso parere favorevole spiegando che alcuni relitti sono diventati luogo di ripascimento della fauna ittica e ha citato il caso di una nave affondata al largo di Loano. Il consigliere, infine, ha rilevato la necessità di una legge nazionale per regolamentare la materia.
Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) ha replicato a Vaccarezza annunciando voto contrario all’ordine del giorno. La valorizzazione del territorio e dell’ecosistema, secondo il consigliere, non avviene con l’affondamento di navi ormai inutilizzabili.
Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa Presidente) ha rilevato che nei relitti ci possono essere sostanze tossiche nocive per la fauna sottomarina.
Lilli Lauro (Cambiamo con Toti Presidente) ha ribadito il voto favorevole al documento e ha ricordato che l’ordine del giorno chiede di regolamentare la materia in modo da esercitare controlli sui relitti affinché possano portare benefici a pesca e turismo.
Sauro Manucci (FdI) ha sottolineato che lo scuttling prevede l’affondamento mirato delle navi in modo da creare vere e proprie barriere sommerse a tutela dell’ambiente marino, e ha citato il contrasto della pesca con reti a strascico, e per il ripopolamento ittico. Manucci ha annunciato voto favorevole.
Claudio Muzio (FI-Liguria Popolare) ha condiviso quanto dichiarato da Manuccirilevando la funzione strategica delle barriere artificiali, create anche dalle imbarcazioni affondate, che impediscono il prelievo ittico con le reti a strascico.
Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini) ha invitato l’Assemblea a votare rapidamente a favore dell’ordine del giorno di Bozzano e, rispetto ad alcuni interventi precedenti, ha sottolineato che la pesca a strascico ormai è una disciplina molto ridotta e ben regolamentata.
Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha annunciato il voto contrario all’ordine del giorno rilevando che sarebbe stato meglio un approfondimento nella competente commissione consiliare.
Relazione del presidente della Giunta con delega alla sanità Giovanni Toti sull’andamento della campagna vaccinale in Liguria
Dopo la richiesta, avanzata nella seduta di ieri dal consigliere Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno), questa mattina il presidente ha presentato in aula una relazione sull’andamento della campagna vaccinale in Liguria.
Toti ha rilevato che i vaccini somministrati sulla popolazione residente (1 milione 524 mila 826 abitanti) fino a ieri sono stati 866 mila 744.«La percentuale di cittadini vaccinati in Liguria sul totale della popolazione residente – ha esordito – è stata più alta della media nazionale. Le prime dosi somministrate alla popolazione ligure sono state 37,05% contro la media italiana del 35% , il ciclo completo somministrato alla popolazione ligure è del 19,80% contro la media nazionale del 16,90%)». Toti ha specificato che fino al 24 maggio in Liguria sono stati somministrati il 96% dei vaccini a disposizione e che la Liguria è la seconda regione ad aver somministrato più vaccini sulla popolazione avendo inoculato già 56 mila 482 dosi ogni 100mila abitanti.«Per quanto riguarda gli operatori sanitari, con la circolare del ministero che obbliga di fatto chi lavora nei settori sanitari pubblici a effettuare il vaccino, prima circa un 15-20% aveva rifiutato la somministrazione, e ora la proporzione di chi ha manifestato la volontà di vaccinarsi è del 100% e, di questa percentuale, in Liguria ne abbiamo vaccinato il 99,7%». Il presidente ha poi fornito i dati sulle altre categorie: è stato vaccinato il 100 % degli ospiti nelle rsa che avevano dato la disponibilità (il 98,1). Toti ha spiegato che è stato vaccinato il 74,8% persone ultravulnerabili/disabili, caregiver e conviventi. Su una platea di 19 mila soggetti previsti, fino al 18 maggio sono stati vaccinati a domicilio con la prima dose 10 mila 674 persone, e 3 mila 652 persone hanno ricevuto anche la seconda dose. Sono stati vaccinati il 94,3 degli over80 (la volontà di vaccinazione è del 93,1%);sono stati vaccinati finora il 90% % nella fascia di età 70/79 rispetto al 77,9 che ha manifestato interesse; l’86,8% per la fascia 60/69 (ha manifestato interesse al vaccino il 71,6%); il 47,7 %della fascia 50/59 sul totale del 60,3% che ha accettato la profilassi. «Venerdì scorso sono partite le prenotazioni perla fascia 45/49 e da venerdì 28 partiranno quelle per la fascia 40/44 – ha aggiunto il presidente – ed alle 23 di ieri sul portale prenotovaccino.regione.liguria.it sono state aperte le prenotazioni su base volontaria per cittadini over18 che potranno optare per Astrazeneca o Johnson. In meno di un’ora ci sono state 16mila le prenotazioni e alle dieci di questa mattina siamo arrivati a 19 mila 358 casi». Toti ha poi illustrato nel dettaglio le altre scadenze. «La Liguria è stata la prima Regione – ha aggiunto – a chiudere accordi con farmacie, medici di medicina generale e sanità privata». Il presidente ha poi illustrato nel dettaglio l’accordo con i Medici di medicina generale, l’accordo con la sanità privata e l’accordo pilota con 164 le farmacie: «L’obiettivo iniziale era di circa 2 mila somministrazioni alla settimana nelle farmacie e l’attuale capacità di somministrazione è arrivata a 10mila vaccini alla settimana». Torti ha citato anche l’accordo con Confindustria e sindacati per le vaccinazioni in azienda: il primo bando che si concluderà il 27 maggio. Ilpresidente ha ricordato il decreto regionale del 2 aprile scorso, che ha consentito ad Asl e ospedali l’impiego dei medici specializzandi nella campagna vaccinale, e l’accordo con Confindustria e sindacati per le vaccinazioni in azienda. Rispetto al recente protocollo siglato con Regione Piemonte, «un servizio opportuno– ha detto – che amplia il piano vaccinale», Toti ha spiegato che sono oltre 250mila i turisti piemontesi che soggiornano in Liguria nel periodo estivo. Il presidente si è poi soffermato sulla campagna vaccinale nel settore scolastico ricordando che era stata interrotta dopo le vicende legate ad eventuali controindicazioni del vaccino Astra Zeneca. «Su una platea di 29mila operatori – ha aggiunto – fino a oggi ne abbiamo vaccinati 23 mila 225, secondo fonti ministeriali. Attendiamo dal Governo indicazioni sulla vaccinazione per gli studenti che dovranno affrontare la maturità, abbiamo dato la nostra disponibilità e lo riteniamo fattibile con dosi di vaccino aggiuntive rispetto alla programmazione. Comunque – ha concluso – aprendo agli over 18 su base volontaria, il vaccino cold (Astrazeneca o Johnson) ha di fatto permesso agli studenti maggiorenni, e quindi anche a quelli che dovranno sostenere l’esame di maturità, di potersi vaccinare con molta probabilità prima degli esami».
Applauso in aula per gli operatori sanitari.
Su invito del presidente della II Commissione Salute e Sicurezza Sociale Brunello Brunetto, che ha ricordato l’impegno degli operatori sanitari durante la pandemia in corso ormai da oltre un anno, il Consiglio si è unito in un applauso.