video
play-rounded-outline
02:58

Nel corso del “Think Tank Liguria 2030”, incontro organizzato da The European House-Ambrosetti in collaborazione con la Regione Liguria tenutosi a Rapallo lo scorso 1 luglio, fra gli argomenti trattati è emerso un report relativo alla situazione delle linee ferroviarie della Liguria, tracciandone un quadro complessivo poco lusinghiero.

Vengono prese in esame in questo confronto tre diverse tratte ferroviarie dal simile chilometraggio in due differenti contesti cronologici (il 2024 ed il 1980) e i relativi tempi di percorrenza.

Il primo tratto preso in esame è quello fra Milano e Imperia, 241 km di tratta ed un tempo di percorrenza medio di 3 ore e 28 minuti. Fra Milano e La Spezia invece i km sono 225 km per mediamente 3 ore e 16 minuti di percorrenza. Sono, per numero di km di tratta, rispettivamente a +12% e +5% rispetto alla terza rotta ferroviaria in esame, quella fra Milano e Bologna, separate da 215 km, ma dal tempo di percorrenza media di 60 minuti.

Il quadro che emerge dal report è che benché le tre tratte siano simili per km di percorso, hanno dei tempi di percorrenza molto diversi. E diverse sono le percentuali se si confronta il campione con lo stesso ma nel 1980. Per andare in treno da Milano a Imperia allora servivano mediamente 4 ore e 30 minuti, con uno scarto del 22,9% rispetto ad oggi. Per la tratta tra Milano e La Spezia, invece, servivano mediamente 4 ore e 15 minuti, +23,1% rispetto al 2024. La tratta Milano e Bologna ha invece dimezzato i tempi di percorrenza media rispetto al 1980, quando mediamente i tempi erano di 2 ore.

Bene tenere presente che Lombardia ed Emilia Romagna rispetto alla Liguria hanno una conformazione territoriale molto diverse e la presenza di un territorio più o meno impervio sul quale porre (e mantenere a regime) una linea ferroviaria comporta delle differenze sotto molti aspetti nei tempi, nei costi e nelle risorse impiegate. Ma in questo caso la prospettiva temporale nel quale sono messi i dati rende l’idea del quanto sia il confronto, anche nei miglioramenti delle infrastrutture fra la Liguria ed altre regioni. Liguria che ha notoriamente, nei collegamenti ferroviari (ma anche per quanto riguarda i trasporti di gomma) uno degli evergreen quando si parla di problematiche che vanno ad impattare sulla vita dei cittadini, dei visitatori e sul tessuto economico.

In questo contesto temporale di 40 anni la Provincia di Imperia è una delle aree della Regione che sono state maggiormente interessate da cambiamenti ed implementazioni della rete ferrata, con lo spostamento a monte ed il raddoppio ferroviario che fra il 2001 ed il 2016 ha progressivamente coinvolto la tratta che va da Ospedaletti ad Andora, lasciando del tracciato storico oggi solamente il tratto fra Bordighera e Ventimiglia. Nonostante ciò, la situazione complessiva necessita di ulteriori sviluppi ed ammodernamenti (particolarmente discusso è il tratto fra Andora e Finale Ligure, al momento a binario unico) anche oggi lo spostamento in treno in Provincia ed in generale in Liguria può causare spesso più di un grattacapo, per ritardi, tempi davvero lunghi ed un servizio spesso discutibile.