Crescita record per la Liguria che nell’ultimo triennio supera la media nazionale in diversi settori chiave dello sviluppo del Paese. Nel 2021 il reddito pro capite ligure è infatti cresciuto di un +4,9%, ovvero più della media nazionale (+4,5%), secondo solo a quello della Lombardia (5,1%). Nel 2022 il Pil è cresciuto del +5,1% superiore rispetto alla media nazionale (+3,7%) e quarto valore tra le regioni italiane; nel 2023 è atteso un tasso di crescita del Pil ligure del + 0,9% (media nazionale +0,7%). È quanto emerso nel corso del dibattito organizzato da The European House – Ambrosetti, con l’illustrazione dei dati costantemente monitorati che fotografano una Liguria in piena salute dal punto di vista economico e occupazionale, ma anche turistico e marittimo.
“I dati illustrati da Ambrosetti sono francamente straordinari – commenta il presidente della Regione Giovanni Toti. – La Liguria, che per molti decenni nel passato è stata una regione ‘sonnacchiosa’, oggi guida la classifica dei principali indicatori economici del Paese: siamo la seconda regione d’Italia per crescita del reddito pro capite, la quarta per crescita del Pil, siamo tra le prime cinque regioni d’Italia per crescita dell’occupazione e quest’ultimo ritengo sia il dato migliore e più significativo perché riguarda la vita di tanti cittadini liguri. Siamo anche la seconda regione d’Italia per i traffici crocieristici e, con un 35% dei volumi nazionali, siamo in testa alla classifica dei traffici portuali”.
“A fronte di questi dati eccezionali – prosegue Toti – sappiamo che il meglio deve ancora venire: le opere infrastrutturali in fase di realizzazione in Liguria, che ci pongono ben al di sopra delle altre regioni italiane per investimenti del Pnrr, del Fondo complementare e dei Fondi di Sviluppo e Coesione, consentiranno alla Liguria di superare definitivamente i limiti strutturali del nostro territorio, con la sua complessità orografica e stradale e con il maggior numero di viadotti e gallerie del Paese. Penso, ad esempio, al tunnel sub portuale di Genova, al tunnel della Val Fontanabuona, al Terzo Valico di cui abbiamo inaugurato pochi giorni fa i primi chilometri, al passante ferroviario genovese, oltre agli investimenti nei nostri porti, dalla nuova diga all’ultimo miglio di binari sotto la Lanterna fino alla risistemazione dei terminal della Spezia. Tutto questo determinerà da una parte un effetto positivo immediato di ulteriore crescita del Pil dovuta alla spesa pubblica e, dall’altra, la soluzione definitiva di quei colli di bottiglia che hanno per tanto tempo danneggiato la nostra economia”.
“Siamo quindi una Regione che cresce, che cresce tanto senza lasciare nessuno indietro: in queste ore – conclude il presidente Toti – sono partiti gli abbonamenti scontati al trasporto ferroviario per gli studenti liguri, con la gratuità per gli under 19 e il 50% in meno per gli under26, mentre giovedì porteremo in Giunta il contributo da oltre 8 milioni di euro per garantire gli asili nido gratuiti, non solo pubblici ma anche privati, a migliaia di famiglie in rapporto all’Isee sociale. Misure concrete che produrranno un sostegno ai redditi più fragili e un aiuto alla domanda interna dal punto di vista dei consumi”.
La Liguria è anche protagonista della Blue Economy: il 10,5% delle imprese della regione è attivo nell’Economia del mare, contro il 3,8% della media italiana. Numeri conquistati grazie a un posizionamento distintivo sia per TEU movimentati (35% del totale nazionale), che per presenze di crocieristi (23% del dato complessivo italiano). Nel 2022, poi, l’export ligure ha superato i 10 miliardi di euro di valore, registrando un +33% rispetto al 2021, contro una media nazionale del 20%. Fondamentale il settore del turismo, che continua a registrare risultati senza precedenti. In particolare, sono significativi i mercati internazionali: nei primi nove mesi del 2023 infatti la Liguria ha assistito a un aumento dei turisti stranieri (+21%), fattore determinante non solo per lo sviluppo del territorio e delle sue attività, ma anche dal punto di vista occupazionale. A tal proposito nel 2022 l’occupazione ha stabilito un trend positivo con un +3,6% (media nazionale +2,4%). Una tendenza proseguita anche nei primi 9 mesi del 2023, che fanno registrare un +2,8%. Non solo: dal 2015 al 2022 il valore delle esportazioni della Liguria è cresciuto traguardando un +55,1%, ben oltre il 41,7% registrato da tutto il Nord Ovest.
“L’incontro di oggi rappresenta il punto di partenza dei lavori dell’ottava edizione del Think Tank ‘Liguria 2030’, lanciato già nel 2015 da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Regione Liguria – aggiunge Valerio De Molli, Managing Partner & CEO The European House – Ambrosetti. – Dal nostro Tableau de Bord regionale, che rimane uno strumento fondamentale per l’analisi strategica della Liguria, emerge un quadro estremamente positivo, con Economia del Mare, Turismo e Innovazione che restano il pilastro attorno a cui costruire il rilancio verde e digitale del territorio. Il rilancio del territorio, tuttavia, passa anche dalla realizzazione delle numerose e strategiche infrastrutture fisiche e digitali qui presenti e per il cui monitoraggio abbiamo attivato già nel 2020 un Osservatorio permanente i cui risultati saranno presentati in occasione del Forum ‘Liguria 2030’ che avrà luogo il prossimo 1° luglio. La Regione si conferma quindi alive and kicking, con performance economiche e sociali sopra la media nazionale nell’ultimo triennio e pronta a catalizzare e valorizzare gli investimenti già programmati e che possono renderla sempre più un punto di riferimento per il sistema-Paese”.