Presa di posizione della Confartigianato dopo l’annuncio del Senato di reintrodurre lo “Sconto in fattura”, pur se limitato ad importi superiori a 200 mila euro per interventi di ristrutturazione di primo livello per le parti comuni degli edifici condominiali, dopo che la Commissione Bilancio aveva invece deciso di abrogarlo completamente.
“Una soluzione che non ci soddisfa del tutto – ha commentato Claudio Negro, Presidente degli Impiantisti Termoidraulici di Confartigianato di Imperia – L’abrogazione doveva essere totale per ristabilire nel mercato le corrette condizioni di concorrenza per non penalizzare gli artigiani e le imprese. L’eliminazione dello sconto in fattura avrebbe consentito di restituire equilibrio ed efficacia ad un sistema di incentivi che rappresenta un valido strumento per la riqualificazione energetica e la sostenibilità del patrimonio immobiliare e per il rilancio del settore costruzioni sia per l’edilizia per l’impiantistica”.
È stata la battaglia contro l’articolo 10 Decreto Crescita, il famoso “Sconto in Fattura” per gli interventi relativi a ecobonus e sismabonus, a caratterizzare l’attività sindacale degli ultimi mesi. La Confartigianato si è infatti battuta per chiedere l’eliminazione di una misura che avrebbe escluso dal mercato migliaia di piccole imprese del ‘sistema casa’ (costruzioni, installazione impianti, serramenti). Le ragioni della Confartigianato erano anche state condivise dall’Autorità Antitrust intervenuta nei confronti del Governo e del Parlamento proprio per chiedere modifiche all’articolo 10 del Decreto Crescita.
Un problema contro il quale la Confartigianato in provincia di Imperia aveva avviato una raccolta firme che aveva visto unite le categorie degli edili e degli impiantisti elettrici e termoidraulici. Molti sono stati gli artigiani che, volendo sostenere l’iniziativa, si sono recati per firmare il documento presso i grossisti ed i principali punti vendita di forniture oppure direttamente nelle sedi della Confartigianato a Sanremo, Imperia, Ventimiglia e Bordighera.