“Oggi è una giornata importante per la Liguria perché è stato siglato un documento che aiuta a dare risposte a quelle famiglie che non possono elaborare il lutto, risposte che oggi possono arrivare grazie anche alla tecnologia, attraverso strumenti che fino a qualche anno fa non esistevano. L’obiettivo principale è quello di restituire dignità alle salme ancora senza nome”.
Così l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola durante la firma del protocollo d’intesa siglato in Prefettura a Genova al fine di promuovere e sviluppare azioni, progetti e iniziative in materia di anagrafe dei corpi senza identità allo scopo di evitare che gli stessi possano restare privi di esame esterno o autopsia ed essere sepolti senza il prelievo del campione biologico, necessario per la successiva comparazione con i dati riguardanti le persone scomparse. Il protocollo verrà recepito con una delibera nella prima Giunta utile.
Ad oggi in Italia sono circa mille i corpi non identificati, dei quali 38 nella sola regione Liguria. Il protocollo mira a gestire in maniera coordinata, ciascuno per le proprie competenze, la documentazione informativa relativa ai cadaveri o i resti umani senza identità, evitando che gli stessi corpi possano restare privi di esame esterno o autoptico ed essere sepolti senza il prelievo del campione biologico, necessario per la successiva comparazione con i dati riguardanti le persone scomparse e per l’inserimento nella banca dati DNA.