Regione Liguria virtuosa nella programmazione e nella gestione del Fondo Sociale Europeo+ 2021-2027. È infatti stata inviata alla Commissione dell’Unione Europea la prima certificazione di spesa, che a oggi ammonta a 9,7 milioni di euro, relativa al fondo.
La Liguria risulta essere tra le prime regioni italiane ad aver già fatto questa certificazione sulla programmazione unionale 2021-2027, che prevede il raggiungimento dei primi target finanziari a fine 2025.
“Un’ulteriore conferma della bontà del lavoro svolto attraverso l’Fse – dichiara l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola. – Stiamo portando avanti una programmazione attenta al territorio, scrupolosa e soprattutto destinata a ogni fascia di età, dai bambini agli anziani passando per i ragazzi e le famiglie. Abbiamo ottenuto risorse senza precedenti dall’Europa e le stiamo sfruttando al meglio con il coinvolgimento, a oggi, di 25mila liguri nei più svariati campi. Stiamo, via via, diventando un modello da seguire nel settore anche per le altre regioni italiane e abbiamo ritorni costanti da chi, per esempio, grazie ai nostri corsi formativi e ai nostri Its ha trovato lavoro, da chi avrà a disposizione l’asilo nido in maniera gratuita per i propri figli o un sostegno economico da spendere per una baby-sitter, una badante o per fare sport”.
Dei 435 milioni di euro a disposizione della Liguria, fino a fine settennio, a oggi sono già stati destinati oltre 166 milioni di euro che hanno consentito di raggiungere 25mila destinatari.
Tra le misure proposte vi sono: i programmi di formazione per dare un’opportunità di ingresso nel mercato del lavoro ai disoccupati (‘Match Point’, ‘Formare per occupare’, corsi gratuiti per operatori sociosanitari, ‘Piano dell’economia del mare e del turismo’); i corsi di formazione continua per i lavoratori delle aziende liguri; i programmi triennali di istruzione e formazione per i ragazzi in età scolastica; l’alta formazione garantita dagli Its; i master e i corsi di perfezionamento post laurea con ‘Specializzarsi per competere’; i corsi di formazione per inserimento lavorativo dei giovani con disabilità. E, ancora, gli incentivi economici per le aziende che assumono disoccupati liguri; i voucher di conciliazione vita-lavoro da spendere per l’assunzione di badanti e baby-sitter o per la frequenza degli asili nido; il sostegno allo sport attraverso ‘Dote Sport’; l’attività degli sportelli del maggiordomo di quartiere e le attività per l’orientamento formativo e lavorativo dei giovani.