alessandro piana

Sono stati presentati, questa mattina in consiglio regionale, il disegno Legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno finanziario 2025 ed il disegno di Legge di bilancio di previsione per il 2025, si tratta di un bilancio tecnico che garantisce la continuità amministrativa dell’ente, in attesa che si insedi la nuova Giunta regionale.

Ammonta a quasi 7 miliardi (6.929,2 milioni di euro) il bilancio per l’anno finanziario 2025 costituito da spese obbligatorie (retribuzioni, oneri del debito, imposte e tasse, spesa di funzionamento a carattere continuativo) la cui approvazione garantisce l’equilibrio del bilancio regionale e dalla copertura di spese indifferibili quali il PNRR, il Fondo di Sviluppo e Coesione e i fondi relativi alla programmazione comunitaria 2021-2027).

Le risorse effettive iscritte nel bilancio di previsione per l’anno finanziario 2025 ammontano a 6 miliardi e 141,4 milioni di euro.

Il bilancio di previsione presenta per quanto riguarda le entrate:
l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione per 110,4 milioni di euro a copertura del fondo anticipazioni di liquidità;
il fondo pluriennale vincolato per 8,1 milioni di euro;
i fondi provenienti dallo Stato e dalla UE con vincolo di destinazione, per un ammontare complessivo di 1.080,3 milioni di euro;
le entrate destinate al finanziamento della sanità per 4.250,2 milioni di euro;
le entrate senza vincolo di destinazione per 485,4 milioni di euro;
le entrate da indebitamento per 207 milioni di euro (già autorizzato nell’esercizio 2024);
le partite di giro per 787,8 milioni di euro.

Le previsioni di bilancio sono state formulate secondo alcuni criteri prioritari:

Garanzia di finanziamento alle spese di natura obbligatoria (personale, interessi, imposte e tasse, spese di funzionamento, contratti e convenzioni in essere).
Conferma degli investimenti pubblici finanziati sia con risorse statali (FSC) sia con risorse regionali (indebitamento già autorizzato nell’esercizio 2024).
Prosecuzione della nuova programmazione del completamento allo sviluppo rurale 2023-2027 (12,1 milioni).
Prosecuzione nuova programmazione dei fondi PO-FSE e POR-FESR 2021-2027 (298,2 milioni complessivi).
Conferma, rispetto al 2024, delle poste di bilancio relativi ai settori di trasporto, dell’ambiente, delle politiche sociali, dell’istruzione, della formazione, del lavoro, dell’agricoltura, del turismo, dello sport e della cultura.
Le principali voci di spesa non sanitaria del bilancio 2025 riguardano:

388,9 milioni per i trasporti e il diritto alla mobilità;
156,8 milioni per il sostegno allo sviluppo economico e alla competitività;
115,1 milioni per lavoro e formazione professionale;
109,6 milioni per i servizi socio-sanitari e gravi disabilità;
71,5 milioni per energia e diversificazione delle fonti energetiche;
50,7 milioni per l’ambiente e la tutela del territorio;
57,5 milioni per l’istruzione e il diritto allo studio;
40,4 milioni per l’agricoltura;
27,5 milioni per il turismo, cultura, giovani e sport.

Sanità

Per quanto riguarda le previsioni di bilancio del comparto sanitario (3.908,8 milioni di euro per il finanziamento dei LEA), nelle more dell’adozione dell’intesa da sancirsi in sede di Conferenza delle Regioni sono determinati in coerenze con le stime contenute nel quadro tendenziale di finanza regionale del DEFR (documento di economia e finanza regionale) 2025-2027.

Commenta il presidente facente funzioni Alessandro Piana: “Il bilancio, frutto di un lungo e accurato lavoro di concertazione tra i diversi attori istituzionali e politici, è stato elaborato tenendo conto delle esigenze dei cittadini e delle priorità che ci siamo prefissati per lo sviluppo del territorio. Le risorse stanziate permetteranno di continuare a sostenere settori strategici come la sanità, l’istruzione, le infrastrutture, il welfare e lo sviluppo economico, l’ambiente, garantendo al contempo una gestione responsabile e sostenibile delle finanze pubbliche. Voglio sottolineare che il bilancio non vincola la prossima amministrazione regionale, la quale avrà la piena autonomia di modificare le linee di spesa e rimodulare le priorità secondo le proprie visioni politiche e programmatiche. Il bilancio, pertanto, rappresenta una base di lavoro flessibile, utile per garantire continuità amministrativa e, allo stesso tempo, adattabile alle nuove esigenze che la prossima Giunta potrà identificare”.