Approvato oggi il bando per il finanziamento, tramite le risorse FSE+ 21-27 che ammontano ad oltre 2,8 milioni di euro, di venti corsi che consentiranno di qualificare 600 nuovi operatori socio sanitari (Oss).
Potranno presentare domanda per l’erogazione dei corsi gli organismi formativi accreditati. I corsi, completamente gratuiti, sono rivolti ai disoccupati e gli inoccupati residenti o domiciliati in Liguria e rilasceranno la qualifica di Oss offrendo quindi una concreta opportunità di nuova occupazione. La qualifica dei nuovi operatori consentirà, inoltre, di rafforzare gli organici delle strutture sanitarie e socio-sanitarie, migliorando il servizio nei confronti dei cittadini più fragili, come gli anziani e le persone malate.
“Il bando per i corsi di formazione per Oss, molto richiesto dalle varie realtà socio sanitarie, è stato approvato in giunta entro il mese di febbraio, come promesso – commenta l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola. – Sono contento che, ancora una volta, siano state accolte le richieste del territorio. Andremo a formare 600 Oss per dare una risposta concreta ai bisogni del sistema sanitario ligure. L’operatore socio sanitario è una figura importante, sia per il servizio pubblico, per i nostri ospedali, ma anche per le tante strutture sociosanitarie extra-ospedaliere. I corsi saranno completamente gratuiti, le ore del percorso formativo sono state ridotte da 1.200 a 1.000, per velocizzare l’entrata nel mondo del lavoro, senza inficiare la preparazione e dare una risposta celere ad un bisogno espresso dalle varie parti con cui abbiamo lavorato a stretto contatto per la programmazione della formazione professionale. Siamo soddisfatti del risultato, abbiamo anche studiato una formula ancora più snella per fare in modo che le attività formative vengano attivate in tempi brevi. Un risultato importante per tutta la Liguria”.
“Questi corsi sono il risultato di un lavoro coordinato all’interno della Giunta che coniuga le esigenze sanitarie con quelle formative – aggiunge l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola. – Si tratta dunque di una tematica trasversale che consente di monitorare meglio la tenuta del sistema. Nel continuo confronto con gli stakeholder negli ultimi mesi è emersa la necessità di formare nuovo personale da impiegare nell’assistenza all’interno delle strutture. Si è arrivati quindi a questo provvedimento che rientra in una serie di progettualità mirate verso un settore che ha bisogno di evidenti sostegni in uscita dal periodo pandemico. A livello operativo viene semplificato il coinvolgimento delle Aziende Sanitarie Locali nella progettazione e gestione del corso, in particolare non è più obbligatoria la partecipazione delle Asl quali supervisori della didattica e questo per non appesantire l’attività ordinaria sottraendone il personale”.
I corsi Oss dovranno essere svolti secondo i nuovi indirizzi elaborati da Alisa di concerto con la Regione e prevedono una formazione la cui durata è ridotta da 1.200 a 1.000 ore uniformandosi agli standard nazionali e seguendo il modello già adottato anche in Liguria durante lo stato di emergenza. Viene semplificato il coinvolgimento delle aziende sanitarie locali nella progettazione e gestione del corso; in particolare non è più obbligatoria, ancorché possibile, la partecipazione delle Asl quali supervisori della didattica e quali docenti nei corsi di formazione. Viene infine ridotto il numero dei componenti delle commissioni d’esame.