Regione incrementa a 25,7 milioni di euro la disponibilità del bando dedicato agli investimenti produttivi delle imprese dell’area di crisi industriale non complessa. Grazie al rifinanziamento di oltre 10,7 milioni di euro approvato in sessione di giunta, a valere sull’azione 1.3.3 del PR FESR 2021-2027, Regione Liguria garantisce le economie necessarie per accompagnare gli investimenti di tutte le 52 imprese che hanno presentato domanda di agevolazione a fine luglio. In caso di ammissibilità, le attività che hanno richiesto l’agevolazione potranno accedere ad un finanziamento a tasso agevolato (1,5% annuo) a copertura del 75% dell’investimento presentato e ad una parte a fondo perduto che può raggiungere il 25% dei costi ammissibili del progetto (per investimenti superiori ai 200mila euro).
In particolare: sono 31 le imprese del genovesato che hanno fatto domanda, dichiarando investimenti per 13,9 milioni di euro e con la previsione di 175 nuovi posti di lavoro; nello spezzino sono stati dichiarati 8,4 milioni di euro di investimenti dalle 15 imprese che hanno fatto richiesta delle agevolazioni regionali, con la prospettiva di 102 assunzioni; mentre nella provincia di Imperia, le 6 imprese che hanno partecipato alla misura, a fronte di 3,4 milioni di investimento in preventivo, potrebbero generare fino a 29 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato.
“Una risposta tempestiva dell’amministrazione regionale alle esigenze manifestate dalle imprese di investire in industria e occupazione – sottolinea il consigliere regionale delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana. – Dopo aver rifinanziato il bando investimenti produttivi dell’area di crisi industriale complessa del savonese, abbiamo integrato anche la dotazione dell’omologa azione per le aree di crisi industriali non complesse. Strategia che riguarda 22 comuni nel genovesato, 11 nell’imperiese e 5 nello spezzino. Grazie a questo rifinanziamento abbiamo, con ulteriori 10,7 milioni, elevato a 25,7 milioni di euro il plafond economico di una misura che ci consentirà di dare, in quei territori, una spinta a investimenti e occupazione”.