“Siamo molto soddisfatti che sia stato approvato in consiglio regionale il disegno di legge ‘Sostegno alle attività economiche nell’entroterra’, un provvedimento di importanza strategica per rendere l’azione regionale ancor più efficace, con l’obiettivo di integrare risorse e misure per rendere omogenee le strategie di sviluppo dell’entroterra, da tempo intraprese da Regione”. Lo comunicano il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e il consigliere delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana, dopo l’approvazione in consiglio regionale della legge.
“Con questo intervento legislativo della durata quinquennale – spiegano il presidente e il consigliere delegato – che prevede lo stanziamento di oltre 9 milioni di euro, intendiamo garantire una risposta organica e mirata alla necessità di valorizzare l’entroterra ligure, riconoscendone l’intrinseco valore sotto il profilo naturale e paesaggistico. In questo contesto, il provvedimento si prefigge di contrastare gli effetti dello spopolamento e di sostenere la resilienza economica locale. L’obiettivo è favorire l’insediamento di nuove attività economiche e rafforzare quelle esistenti, con particolare attenzione alle micro e piccole imprese dei comparti artigianato, commercio, servizi di ristorazione e cooperative di comunità che esercitano attività economiche. Queste realtà non rappresentano soltanto un fattore determinante per mantenere e creare occupazione, ma svolgono anche un’insostituibile funzione di presidio sociale, essenziale per la vitalità e la coesione delle comunità locali”.
“Con questo provvedimento diamo un segnale forte e concreto alle comunità dell’entroterra, creando le condizioni per far nascere nuove piccole e medie imprese e rafforzare quelle già esistenti. Sostenere chi sceglie di investire e vivere nei nostri borghi delle aree interne, significa tutelare la nostra identità e costruire un futuro più equilibrato per tutta la regione. Le attività economiche dell’entroterra non sono solo motori di sviluppo ma rappresentano anche un presidio sociale, portano avanti tradizioni e cultura locali. È con interventi come questo che possiamo contrastare gli effetti sistemici dello spopolamento che da anni colpiscono le nostre valli”, dichiara la consigliera Chiara Cerri.
Le misure saranno due: una come contributo all’affitto destinata all’insediamento di microimprese che avviano una nuova attività o aprono sedi operative in comuni non costieri fino a 2.500 abitanti. La gestione di tale contributo è affidata al sistema camerale.
Una seconda misura sarà dedicata al sostegno alla liquidità di imprese già attive nei Comuni non costieri (fino a 5.000 abitanti) a valere sul fondo strategico regionale e che sarà gestita da FILSE.