“Circa 330 le tonnellate di organico raccolte nel 2020. Record di conferimenti ad ottobre, il dato più basso ad aprile. Differenziata oltre l’80% nell’anno”. Sono questi alcuni dei dati della differenziata a Riva Ligure nel 2020 che riceviamo e pubblichiamo.
Sapreste dire quante tonnellate di rifiuti vengono raccolte a Riva Ligure in un mese? Un esempio: lo scorso dicembre, nella cittadina guidata dal sindaco Giorgio Giuffra, sono state conferite circa 104 tonnellate di ogni tipo di rifiuto (dall’organico al vetro, dalla plastica ai derivati dello spazzamento, dagli apparecchi elettronici dismessi agli inerti). In totale le tonnellate raccolte nel 2020 sono state 1.667,58, vale a dire 1.667.584 chilogrammi.
I dati sulla raccolta differenziata 2020, a partire dalle prossime settimane, saranno forniti in modalità “open” sul sito istituzionale del Comune di Riva Ligure, quindi accessibili a ogni cittadino, dal Servizio. Le cifre saranno messe a disposizione mese per mese.
“È stato – commenta il sindaco – un 2020 allo stesso tempo difficile e gratificante. Difficile per la grave situazione pandemica e gratificante per i risultati conseguiti. Ringrazio di cuore l’Assessore all’Ambiente Franco Nuvoloni, gli altri miei collaboratori, i dipendenti comunali, i Consiglieri di Amministrazione e gli operatori di Amaie Energia e Servizi, e soprattutto i cittadini che, con dedizione e disponibilità, si sono schierati un’altra volta dalla parte del rispetto dell’ambiente, nonostante la situazione generale non fosse favorevole. L’impegno dell’Amministrazione e degli altri attori coinvolti – prosegue – è e resterà massimo. I cittadini stanno dimostrando di voler proseguire nel loro percorso ecologicamente vincente. Da parte nostra, continueremo ad incentivare i comportamenti virtuosi, anche sostenendo economicamente le attività produttive e le famiglie pesantemente coinvolte dall’emergenza sanitaria”.
Rispetto agli anni precedenti, come conseguenza dell’aggiornamento della modalità di raccolta differenziata, la voce “multimateriale” è scomparsa dalle categorie proposte che riguardano i rifiuti organici, del “verde”, i contenitori di vetro, la carta ed il cartone, i metalli, la plastica, il legno, il materiale inerte, gli ingombranti e i rifiuti derivati dallo spazzamento. A cui si aggiungono le apparecchiature elettriche ed elettroniche e quelli indifferenziati.
In totale, nell’anno appena trascorso, sono stati dunque conferiti tramite la raccolta differenziata 330.595 chilogrammi di organico, 422.060 chilogrammi di “verde” e 140.505 chilogrammi di carta. Nei bidoni della differenziata, sono finite inoltre 143 tonnellate di vetro (oltre 143.000 chilogrammi), 18.195 chilogrammi di metalli e circa 105 tonnellate di plastica.
Sono stati smaltiti oltre 48 tonnellate di legno e dismessi apparecchi elettrici ed elettronici per 12.713 chilogrammi.
I rifiuti urbani indifferenziati: parliamo di 321.572 chilogrammi. Quelli derivanti dallo spazzamento strade: 22.780
Abbastanza costanti i dati dei conferimenti se si guarda il dettaglio mese per mese. Nel 2020, è stato ottobre il mese che ha visto una maggiore quantità di rifiuti (249.630 chilogrammi), seguito da novembre (207.860 chilogrammi). Il minimo si è registrato invece ad aprile (73.140 chilogrammi). Per quanto riguarda l’organico, il picco è stato ad agosto, complice il notevole flusso turistico, con 46.725 chilogrammi raccolti.
“Continueremo a lavorare con impegno, determinazione e cuore, incentivando anche economicamente le buone pratiche ambientali. Non serve a nulla essere i primi della classe, raggiungere percentuali record ed apparire ligi alle normative, se poi non si tenesse conto delle difficoltà di famiglie ed imprese a saldare le bollette. Sarebbe come dire – conclude – che l’operazione è perfettamente riuscita, ma il paziente è morto. Vogliamo un futuro che veda protagoniste l’imprenditoria, l’occupazione e la caparbietà di madri e padri. Assicureremo tutto il sostegno necessario ai soggetti colpiti dalle restrizioni sanitarie”.