Quando partecipai al gay pride di Roma nel 2000 fui colpito da un gruppo di persone che, in giacca e cravatta sotto il sole di Luglio, portavano cartelli con scritte tipo “sono il tuo panettiere”, “sono il tuo insegnante” e altri slogan simili.
Il loro obiettivo era evidentemente quello di spiegare che le persone omosessuali non erano entità astratte di cui si parlava (piuttosto approssimativamente) solo in televisione, ma erano persone in carne ed ossa con cui ciascuno di noi si confronta, forse senza saperlo, ogni giorno.
Trovai un po’ fuori luogo, e fuori stagione, il loro abbigliamento, ma il loro messaggio era di un’importanza capitale. Le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT in breve) sono tante e sono ovunque.
Facciamo due conti? Secondo stime recenti, di cui magari parleremo più accuratamente in futuro, le persone LGBT potrebbero addirittura rappresentare il 10% della popolazione mondiale (e comunque non meno del 5%) che significa che nella provincia di Imperia, approssimando, siamo circa ventimila. O, se preferite, seicento a Diano Marina, una ventina a Vessalico e circa cinquemila nella sola Sanremo.
Avete quattro figli? Un semplice calcolo ci dice che la probabilità che almeno uno di loro sia omosessuale è del 34%. Avete dieci cugini e cinque nipoti? La probabilità che almeno uno di questi quindici sia omosessuale è dell’80% (ossia è molto molto probabile). Continuiamo a dare i numeri: da quante persone è (o era) composta la vostra classe a scuola? Supponiamo venticinque. Ebbene la probabilità che almeno uno di questi venticinque sia omosessuale è del 93%, ossia è praticamente certo.
Possiamo quindi affermare che in quasi tutte le classi del Liceo Angelico Aprosio di Ventimiglia o delle scuole elementari di Arma di Taggia c’è almeno uno studente, o una studentessa, omosessuale.
Chi lotta per i diritti delle persone LGBT lotta quindi, anche se magari ancora non lo sai, per tuo figlio, per tua sorella, per il tuo migliore amico … o magari anche per te, che leggi in questo momento! E sì, lotta anche per tutti i panettieri gay della provincia di Imperia, ammesso che ce ne siano.
Marco Antei