“Sul punto nascita di Sanremo abbiamo la conferma che la Giunta Toti in questi anni ha fatto solo propaganda e preso in giro i cittadini. Rispondendo alla mia interrogazione sulla riapertura, programmata per inizio estate, del punto nascita Borea a Sanremo (ospedale prescelto perché ha un reparto con alle spalle un DEA di primo livello e quindi più sicuro per partorire, oltre che in una zona baricentrica per la nostra provincia), l’assessore Gratarola ha detto chiaramente che ‘spostare il punto nascite da Imperia a Sanremo sarà impossibile finché non sarà aperto quello a Pietra Ligure’. Sono tre anni invece che assistiamo a una narrazione diversa, consapevoli, però, come ha ammesso lo stesso Gratarola, che la carenza di personale, che costringe i reparti a rivolgersi ai medici a gettone, non permette l’apertura contestuale di due punti nascita nel Ponente, quindi è inutile anche illudere i cittadini che si possa aprire quello di Pietra Ligure contestualmente a un altro punto nascita. Vorremmo solo che si interrompesse questa narrazione e una volta per tutte si dicesse come stanno le cose: il punto nascite rimarrà a Imperia e quello di Sanremo non aprirà. Peccato un dettaglio non trascurabile: 5 sono i milioni di euro, di risorse sprecate, utilizzati per ristrutturare il punto nascite al Borea (lavori conclusi da poco) per un reparto che non arriverà”, così il consigliere regionale del Partito Democratico Enrico Ioculano dopo la risposta in aula alla sua interrogazione.
“La priorità deve rimanere la tutela del neonato e della mamma; la risposta dev’essere sostenuta da indicazioni scientifiche e non da campanilismo politico. Se come dice l’assessore Gratarola questa sicurezza, per vari motivi, la garantisce solo Imperia, resta da capire perché da 3 anni ci raccontano altro buttando via risorse pubbliche”, conclude Ioculano.