video
play-rounded-outline
05:36

“Sono ben contento di questo ritorno in zona gialla che sta a significare che il trend dalle nostre parti è migliorato e dobbiamo anche ringraziare la nostra Asl1 che sta operando senza sosta nella somministrazione dei vaccini con il contributo dei medici dipendenti, dei medici di medicina generale e dei tanti volontari che non si sono tirati indietro”.

Francesco Alberti riconfermato sino al 2024 presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Imperia, interviene sugli allentamenti delle restrizioni anti-Covid in vigore dal 26 aprile.

“Il mio appello è di non abbassare la guardia – dice – perché non abbiamo abbastanza informazioni riguardo recidive di contagi anche post-vaccinazione e anche riguardo le varianti che si presentano e delle quali non conosciamo la potenza virale. I vaccini disponibili sembra possano coprire la maggior parte di queste mutazioni del virus ma ora si scopre la variante indiana che induce alla cautela al punto da bloccare o limitare gli accessi in Italia, e non solo, delle persone provenienti da quella zona”.

“Noi medici non possiamo che ribadire di rispettare le norme base di protezione: mascherine sempre e distanziamento da rispettare. Non credo alla necessità assoluta di distanziare i tavoli di un ristorante ma credo al distanziamento tra commensali allo stesso tavolo – spiega Alberti – perché io non parlo con clienti del tavolo vicino se non li conosco ma parlo in faccia alle persone che sono sedute con me ed è lì che bisogna fare la massima attenzione”.

Non bisogna aver paura di vaccinarsi – insiste – è vero, ci sono stati casi con effetti collaterali ma esattamente come ci sono stati per ogni tipo di vaccinazione precedente, il rapporto rischio-beneficio è nettamente a vantaggio del secondo. Sappiamo di tanti casi che colpiscono anche i giovani e a loro mi rivolgo invitandoli alla massima prudenza, spesso sono positivi senza saperlo, fisicamente sono sani e integri, ma finiscono per contagiare genitori e nonni. Quindi liberi sì ma con attenzione!”

“Viviamo in una zona fortemente turistica, capisco la sofferenza di un intero comparto e ribadisco: io sono con loro, però sono anche loro che ci devono aiutare insegnando, non imponendo, le regole base di protezione e se è il caso facendo il primo passo se non lo fa il cliente. Un’altra sosta per ritorno in arancione o rosso potrebbe essere veramente fatale per l’economia e per il sociale”.

“Il mio auspicio – conclude il dottor Francesco Alberti – e che tutti noi si possa tornare a vivere più serenamente e puntare ad un futuro migliore ma facendo molta attenzione, con l’arrivo dell’estate credo saremo più liberi ma predico prudenza se vogliamo arrivare al prossimo Natale potendo condividere in famiglia quella festa e tornare pian piano alla normalità”.