Come un fulmine a ciel sereno la Provincia di Imperia mette nero su bianco il mutamento dei propri rapporti con la società piacentina Avalon srl, alla quale era stata affidata la consulenza, nel luglio del 2023, per il progetto del biodigestore di Taggia, per una cifra impegnata di oltre 175mila euro e del quale al momento ne sono stati erogati 30mila.
All’azienda è stato infatti revocato l’impegno residuo di spesa assunto dalla Provincia con determinazione dirigenziale n.517 del 10/07/2023, oltre alla richiesta di restituzione di 20mila dei 30mila euro già versati dall’ente.
Lo scorso 10 dicembre il Ministero dell’Ambiente aveva notificato alla Provincia la revoca di un finanziamento, attinto dai fondi del Pnrr, di 6 milioni e 488mila euro, ritenendo non valida né la proposta di progetto e neppure quella successiva di ripiego. Questo a causa del mancato rispetto della conformità dell’intervento al principio del DNSH (letteralmente “non arrecare un danno significativo”) in capo alla comunità europea, che chiude la porta alla possibile realizzazione di nuove discariche.
I fondi del Pnrr sarebbero dovuti (nella prima proposta) essere destinati all’alleggerimento dei costi della Tari a carico dei cittadini, mentre la realizzazione dell’impianto, a carico della società privata Waste Recycling Imperia, non è comunque in discussione.
Le consulenze di Avalon alla Provincia di Imperia avevano anche destato l’attenzione della Procura Generale della Corte dei Conti, che vi aveva aperto un’inchiesta.
Si attende ora quale sarà la risposta della società emiliana.