Anche quest’anno l’indagine condotta da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, ha fotografato la situazione della qualità della vita nelle province italiane. Giunta alla sua ventiseiesima edizione la classifica non porta buone notizie per Imperia – che si piazza al 73esimo posto – ultima tra le province del Nord Italia, perdendo altre quattro posizioni rispetto al 2023.
Classifica della qualità della vita
L’analisi si basa su nove dimensioni: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, turismo, reddito e ricchezza. Il quadro generale mostra un lieve peggioramento della qualità della vita a livello nazionale con solo 62 province che ottengono una valutazione positiva, una in meno rispetto all’anno scorso.
Turismo e cultura in crescita, ma ambiente e sicurezza sociale in calo
Per la provincia ponentina tra le note positive emerge la categoria Turismo e Cultura, introdotta per la prima volta quest’anno, dove Imperia si colloca al 17esimo posto, dimostrando un potenziale incoraggiante.
Sul fronte economico Affari e lavoro scende di un gradino rispetto al 2023, piazzandosi al 67esimo posto, mentre Istruzione registra un lieve miglioramento (84°, +2) e Reddito e ricchezza guadagna cinque posizioni (62esimo).
Tuttavia le ombre prevalgono. Il vero crollo riguarda Ambiente, che precipita dal 64esimo al 93esimo posto, e Sicurezza sociale, che arretra dal 23esimo al 42esimo. Anche sul fronte della sicurezza Imperia registra un preoccupante 105esimo posto nella categoria Reati e sicurezza, facendo peggio di tutte le province italiane tranne Milano (che, tuttavia, si distingue in altre classifiche) e Rimini.
La questione ambientale: una posizione da precisare
Nel Rapporto Ecosistema Urbano 2024 di Legambiente la provincia si colloca al 98esimo posto in tema di ambiente e sostenibilità. Un chiarimento importante arriva però dal Comune di Imperia che ha contestualizzato i dati del rapporto di Legambiente. La pessima posizione nel dossier è dovuta in parte alla mancanza di dati sulla qualità dell’aria nel 2023, penalità applicata secondo il metodo di calcolo utilizzato. Tale lacuna non era imputabile direttamente al Comune poiché fino al 2023 non erano presenti centraline di rilevazione gestite da Arpal. Dal 2024, grazie a un accordo tra Comune e Arpal, sono state installate centraline che stanno fornendo dati positivi sulla qualità dell’aria. Questi risultati, destinati a essere inclusi nel rapporto 2025, promettono un miglioramento sotto questo punto di vista per la città.
Il Comune, inoltre, ha dichiarato il proprio impegno su altri fronti critici come la riduzione del consumo idrico, il miglioramento del trasporto pubblico con nuovi mezzi elettrici e la riqualificazione del verde urbano. Legambiente ha confermato il proprio supporto nel monitoraggio dei progressi e nella comunicazione dei risultati.
Sicurezza stradale: dati ISTAT allarmanti
Un ulteriore campanello d’allarme riguarda la sicurezza stradale. I dati ISTAT relativi al 2023 evidenziano un aumento degli incidenti nella provincia di Imperia: 986 rispetto ai 908 del 2022. Anche se i decessi sono diminuiti (13 contro 15) i feriti sono aumentati a 1.216. Le principali arterie sotto accusa restano l’autostrada A10, la Statale 453 della Valle Arroscia e la Statale 20 del Colle di Tenda.
Segnali di speranza dall’imprenditoria locale
Tra tante difficoltà c’è però un piccolo spiraglio di positività nel mondo imprenditoriale. Secondo la Camera di Commercio nel terzo trimestre 2024 si è registrato un aumento delle imprese: 291 nuove iscrizioni contro 276 cessazioni portando a 25.066 il numero totale delle attività registrate.
La provincia di Imperia si trova quindi a lottare contro criticità strutturali che la penalizzano, anche se i segnali positivi non mancano.