Sergio Tommasini, rappresentante di “Sanremo Popolare”, interviene con una nota stampa sul progetto del parcheggio in Piazza Eroi e sulla modalità del “leasing in costruendo”.
Leggiamo che il vecchio progetto del Parcheggio in Piazza Eroi, nato negli anni 80′ e rimasto nel cassetto di tante amministrazioni, è arrivato sul tavolo della giunta Biancheri in modalità rinnovata attraverso lo schema del “leasing in costruendo” (stessa modalità del progetto del palazzetto dello Sport a pian di poma).
Tutte le forme di partenariato pubblico-privato sono gradite per rispondere alla domanda crescente di infrastrutture e servizi. Ma è importante capire la differenza tra le diverse misure.
Il project financing (o finanza di progetto) è un istituto attraverso il quale le Pubbliche amministrazioni possono ricorrere a capitali privati per realizzare opere di pubblico interesse, affidando a operatori economici, detti “promotori”, il reperimento delle risorse, la realizzazione e la gestione delle opere. Per poter utilizzare il project financing il progetto deve essere finanziabile. Deve, in altre parole, avere un’attitudine a produrre, nel suo ciclo vitale, un flusso di cassa sufficiente a coprire i costi, remunerare i finanziatori e fornire un utile d’esercizio al promotore.
A differenza degli strumenti di finanza tradizionali (si pensi al mutuo), in cui la fonte di finanziamento è separata dalla realizzazione dell’opera, il project financing e altre operazioni di finanza strutturata, quali il leasing in costruendo, sono caratterizzate da un rapporto diretto tra finanziamento e realizzazione, in cui il capitale si integra con il processo industriale di costruzione del bene, all’interno di un’unica procedura a evidenza pubblica.
La finanza di progetto si è dimostrata efficace nella realizzazione delle opere calde (project financing puro) e di quelle tiepide (project financing con contributo pubblico). Gli esempi non mancano: cimiteri, mense scolastiche, strade e parcheggi a pedaggio, centri sportivi e ricreativi, centrali elettriche. Opere che producono reddito.
Il leasing in costruendo, per contro, si è dimostrato efficace nella costruzione di opere non remunerative, ossia quelle che non permettono il recupero del capitale impiegato (le cosiddette opere “fredde”).
Tommasini: “Il leasing in costruendo implica una convergenza degli interessi dell’ente pubblico e della società di leasing. La realizzazione e la consegna dell’opera nei tempi prefissati, in quanto la società di leasing comincerà a incassare i canoni solo dopo il collaudo (a parte il maxi canone iniziale). Infatti il rischio di costruzione rimane in capo all’imprenditore che costruirà l’opera e poi i canoni del leasing, una volta terminata l’opera, saranno a carico del Comune. Allora mi chiedo se non fosse il caso di trasformare la richiesta in un project financing classico dato che il parcheggio produce reddito. Perché non trasferire tutto il costo dell’operazione (costruzione e gestione) al privato e l’opera diventare pubblica in base ad una precisa concessione pluriennale. Calcoliamo una giusta remunerazione del rischio d’impresa e del denaro e fissiamo una concessione che possa permettere un pay-back adeguato dell’operazione senza indebitare il Comune di Sanremo. Lo strumento concessorio semplificherebbe il tutto anche e soprattutto sotto il profilo del patto di stabilità e garantirebbe un maggiore controllo all’amministrazione che, fin da subito, avrebbe la proprietà pubblica dell’opera“.
La riflessione di Tommasini sugli strumenti di finanza pubblico-privata parte da lontano. Già durante il primo mandato di Biancheri Tommasini aveva organizzato un convegno su questi temi invitando il Prof. Moro Visconti dell’Università Cattolica di Milano e l’Avv. Filippo Bucchi, specialista nel settore del project financing.
Tommasini: “Per le opere che producono reddito ritengo inadeguato lo strumento del leasing in costruendo tipicamente associato alle c.d. opere fredde. Il Parcheggio di piazza eroi presenza dei chiari flussi finanziari tali da permettere di ribaltare sul privato l’investimento da ripagare negli anni con una puntuale concessione. Il costo del leasing è troppo alto rispetto al tasso del denaro al quale il privato avrebbe accesso oggi per ripagare l’investimento”. Invito il comune ad esplorare questa opportunità per alleviare le future casse comunali. Non entro infine sull’opera del palazzetto dello sport che ritengo inadeguata come progetto e collegata ad una società con chiare difficoltà finanziarie. Anche su questo punto mi pare che l’amministrazione voglia andare inspiegabilmente avanti nonostante i rischi di insolvenza della società aggiudicatrice”.