Corsi d’acqua, pecore al pascolo, acqua, ulivi, piante locali e le terrazze in muratura caratteristiche della Liguria, sono le caratteristiche del grande presepe che è stato allestito all’interno della basilica del Sacro Cuore di Gesù di Bussana.
Quest’anno però, il borgo vive il periodo delle feste di Natale esponendo ben tre presepi, allestiti presso la Basilica e il Dopolavoro di piazza Chiappe. A questi si aggiungono le installazioni raffiguranti la Natività, visibili nelle vetrine di molti esercizi commerciali.
Come per lo scorso anno il presepe principale è posto sul vano destro dell’imponente basilica ed è allestito con l’intento di raffigurare la tradizione ed i significati originari dei presepi, con evidenti richiami alla Liguria di ponente, che si notano anche nelle altre due opere, ossia quella presente nel piccolo locale esterno alla basilica, raffigurante un frantoio e dedicato all’olio, e quello affacciato sulla piazza, che presenta statue di dimensioni maggiori (i cosiddetti Santons della Provenza) poste in un contesto montano ispirato alla Provenza (ma che, suggeriamo, richiama anche l’alta valle Argentina), dove vengono raffigurate le botteghe e i mestieri, oltre che scene di vita quotidiana (inclusi due giocatori di bocce). Quest’ultimo presepe è stato realizzato con l’aiuto dei genitori dei bambini che vanno a catechismo.
“Ho il piacere di essere il parroco di questa comunità e con essa cerchiamo di portare il messaggio del Vangelo anche al di fuori. Giusto che in parrocchia ci sia il presepe”, ci spiega il parroco della basilica, monsignor Antonio Arnaldi. “Portando il presepe anche al di fuori di essa possiamo andare incontro a persone lontane e a chi è lontano. Abbiamo inoltre voluto mettere in ogni postazione l’inno del Giubileo. Sono tre strofe nei tre presepi della parrocchia, in preparazione di un anno davvero importante per la chiesa cattolica”.
Le immagini delle opere e le parole del monsignore nel video servizio a inizio articolo.