Era il 1988 quando Lino Giusto, proprietario del residence “Gli Amici” e grande organizzatore di eventi ad Andora, ebbe un’idea speciale: creare un presepe marinaro nel Torrione Saraceno. Con l’aiuto degli insegnanti, degli alunni della scuola elementare di Andora Molino, dei loro genitori e del Comitato Santa Rita, il progetto prese forma.
Tutti contribuirono con entusiasmo: vennero realizzati personaggi di stoffa, casette di cartone e persino un piccolo gozzetto, il tipico peschereccio ligure. Il presepe fu allestito nel locale che oggi ospita un ristorante e fu un grande successo. Molte persone vennero a visitarlo, affascinate da questa rappresentazione originale che univa la tradizione natalizia al mondo marinaro.
Nel 1989, Lino Giusto lanciò un’altra idea: creare un presepe vivente. Le maestre della scuola accettarono con entusiasmo e organizzarono una sfilata che coinvolse tutta la comunità. Angeli, pastori, pescatori, contadini e viandanti percorrevano Via Molineri per arrivare alla Chiesa di San Pietro, dove si celebrava la Messa di mezzanotte.
Dal 1990 al 1996 il presepe si trasferì nel borgo di Duomo, un luogo che sembrava nato per ospitare una rappresentazione così speciale. Qui, ogni gruppo trovava il suo spazio ideale: vecchi scantinati, piccoli angoli caratteristici e la chiesetta di Maria Bambina facevano da scenografia naturale. La sera della Vigilia, gli abitanti di Molino e molti volontari si univano per ricreare la magia del Natale. Il percorso si concludeva nella Chiesa di San Pietro, dove tutta la comunità si raccoglieva per celebrare la nascita di Gesù.
Dopo una lunga pausa, nel 2013 un gruppo di giovani decise di riportare in vita questa tradizione, che si spostò al giorno dell’Epifania. Il presepe vivente tornò a incantare grandi e piccoli con l’aggiunta dell’arrivo dei Re Magi. La prima edizione di questa nuova fase fu un successo e richiamò circa 1.500 persone, che riempirono le strade del borgo di Duomo per ammirare la rappresentazione.
Negli anni successivi il presepe vivente continuò a essere un evento atteso e partecipato. Anche dopo la pausa forzata della pandemia nel 2021 e 2022, il presepe vivente tornò a incantare il pubblico. Ancora oggi, il borgo di Duomo si riempie di vita e tradizione, unendo passato e presente in un abbraccio corale, in attesa di accogliere il mistero della Natività.