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A ponente di Ventimiglia, in zona Ville, su un pendio scosceso, si erge porta Canarda: una delle otto porte medievali di accesso e difesa della città di Ventimiglia. La porta fu eretta nel XIII secolo, sotto il dominio genovese, in un punto strategico: da qui, infatti, si domina il mare e l’antica via Iulia Augusta.

Fu eretta per proteggerci dai confinanti francesi e sabaudi e l’importanza che ebbe per Genova è dimostrata da un bassorilievo del Banco di San Giorgio posto sul lato francese per ricordare a tutti coloro che entravano la potenza della Repubblica Marinara.

La porta si erge fuori dalle mura della Città Vecchia di Ventimiglia e, nonostante il terreno instabile, la torre misura ben 10 metri e ospitava nella parte superiore un avamposto per le truppe al quale si accede da un sentiero che corre lateralmente alla torre.

Grandi nomi passarono da qui in passato, come dimostrato da una targa che recita: “Reliquia medievale sopra la romana strada ora scomparsa perché rammento al viandante che qui passarono Papa Innocenzo IV il 7 maggio 1251, Niccolò Macchiavelli nel maggio 1511, Carlo V Imperatore nel Novembre 1536, Papa Paolo III nel luglio 1538, Napoleone Bonaparte il 2 marzo 1796.”

Ma la storia della porta Canarda non finisce qui e arriva più vicina a noi con grandi nomi della storia del Ponente. Nel 1881 Sir. Thomas Hanbury, famoso botanico inglese, comprò la torre e la restaurò. Durante la Seconda Guerra Mondiale la zona del poggio risultò ancora una volta importante a livello strategico. Qui venne creato dai tedeschi un bunker difensivo.

Oggi la via Iulia Augusta è scomparsa rispetto a com’era nel passato, ma la porta con la sua torre e la sua imponenza ci ricorda l’importanza del luogo per tutto il Ponente ligure.