Venerdì 1 febbraio la città di Imperia si è affacciata a una vera e propria “rivoluzione” nella gestione dei rifiuti.
L’ingresso del porta a porta, come da previsioni, ha comportato da subito problematiche logistiche e applicative. Oggi la situazione sembra non migliorare ancora.
Questa mattina alcuni dei principali amministratori immobiliari di Imperia, rappresentanti circa il 60% dei condomini (oltre 1000 stabili), hanno convocato una conferenza stampa per tracciare un primo bilancio dopo l’entrata in vigore del nuovo servizio di raccolta rifiuti. “Il bilancio a pochi giorni dall’avvio del servizio inizia a dare segnali di insoddisfazione” commenta Michele Parisi, amministratore immobiliare di Imperia. “Avevamo bisogno di più tempo prima di partire. Molti sono stati i problemi comunicativi con il Comune e la Teknoservice: le informazioni che ci venivano date cambiavano tutti i giorni. Il primo resoconto è stato in parte catastrofico”.
Gli amministratori hanno richiesto un incontro diretto con il sindaco: “Venti giorni fa ho richiesto un incontro con il sindaco ma non mi è stato concesso” dichiara Parisi. “Volevo sapesse quali sono le problematiche riscontrate, in puro spirito di collaborazione. Noi amministratori siamo tutti favorevoli al porta a porta, il mio non era un tono polemico né tanto meno politico, ma semplicemente un tono collaborativo per dimostrargli con i fatti che alcune aree della città di Imperia hanno delle atipicità che non possono essere risolte con l’applicazione di un caso standard. Ci è stata data la possibilità di un incontro, fissato per il 20 febbraio, presso il Comune di Imperia, dove dichiareremo le criticità e le possibili soluzioni in modo univoco per tutti gli amministratori”.
Problemi di vario tipo, dal mancato ritiro dei rifiuti conferiti all’interno dei mastelli alla collocazione dei carrellati a seconda dei condomini, dalla mancanza di serrature per i bidoni condominiali ai risvolti igienici. “Questi mesi li abbiamo trascurati al nostro lavoro per dedicarli a questo, ci siamo impegnati a dare informazioni alla popolazione” prosegue Parisi. “Diversi i problemi che ancora oggi ci sono in centro città, come ad esempio piazza Dante, via Don Abbo, via della Repubblica, dove non sappiamo ancora la tipologia conferimento da adottare”.
Ieri la Teknoservice ha attivato un numero WhatsApp per facilitare le segnalazioni da parte dei cittadini: “Il numero verde è quasi sempre occupato o disattivo, quindi i cittadini chiamano noi; per questo, forse, hanno creato il servizio di messaggistica WhatsApp. Tuttavia non c’è la possibilità di chiamare”.