In questi giorni che precedono la Pasqua, vissuti con angoscia e solitudine da tutte le persone, il sindaco di Pontedassio Ilvo Calzia si è recato a trovare i degenti e il personale della Casa di Riposo “Opere Pie Agnesi” per porgere gli auguri a nome di tutto il paese.
Ha indossato i dispositivi di protezione, utilizzati anche dal personale. La struttura attualmente ospita 44 persone su 61 posti letto. “Ho parlato con la direzione, con alcuni operatori, con una delle tre ‘infermiere professionali attualmente in attività , con il medico e con alcuni degenti” dichiara Calzia.
Gli addetti (ridotti di 1/3 a causa di defezioni per vari motivi) si sono organizzati con percorsi interni separati per il cambio degli indumenti da lavoro, per indossare i dispositivi di protezione e continuano a fare orari di lavoro prolungati per coprire tutte le turnazioni, consapevoli che, finchè reggono, non possono abbandonare “la nave durante la tempesta”, come loro stessi hanno detto. Molti per ridurre al minimo i rischi nei confronti dei degenti e dei famigliari hanno scelto di vivere “da separati”, in abitazioni diverse dai loro congiunti. La direzione e l’amministrazione comunale hanno provato in tutti i modi a cercare nuove unità lavorative, in sostituzione dei dipendenti in malattia, ma in questo momento nessuno si rende disponibile a lavorare presso la Casa di Riposo.
“Il medico mi ha riferito che dopo la situazione di apprensione di fronte al primo ospite deceduto in ospedale e risultato positivo al virus, si è provveduto a isolare il più possibile i degenti per scongiurare i contagi e ad affrontare le difficoltà che sarebbero arrivate, con le forze e i farmaci disponibili,” conferma Calzia.
Ora le persone che presentano sintomi compatibili con infezione da Covid 19, pur in assenza di una conferma diagnostica mediante tampone (a oggi non effettuato dall’ASL) sono tutti isolati all’ultimo piano della struttura, uno per camera molto arieggiata e con bagno privato, seguiti da alcuni operatori che li curano e accudiscono in maniera dedicata, provvisti di adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI).
“Gli altri ospiti sono stati divisi quasi tutti uno per camera, in pochi casi due per camera. “Parlando con alcuni di loro e con il personale che li segue, non li ho trovati particolarmente turbati dal fatto di vedere continuamente persone “vestite da astronauta”, che potrebbe far percepire l’angoscia del pericolo, probabilmente perchè hanno vissuto periodi storici ben più pericolosi. Patiscono però moltissimo l’isolamento interno, la mancanza di momenti di aggregazione, le piccole passeggiate da una camera all’altra ,il momento dei pasti tutti insieme (ora la giornata si trascorre in camera per evitare il contagio). Lamentano in particolare la mancanza di contatto con i familiari” dichiara Calzia. L’attuale criticità è ancora rappresentata dalla carenza di personale infermieristico e assistenziale, anche per estrema difficoltà a reperire sostituzioni dei soggetti assenti per malattia. Il Consiglio di Amministrazione precisa meglio che attualmente i dispositivi di protezione (DPI) per gli operatori sono adeguati, in parte forniti da A.Li.Sa. in maggior parte faticosamente reperiti dalla Direzione della Struttura. Inoltre riferisce che gli ospiti potenzialmente infetti sono 13, in base alla sola valutazione clinica del Direttore Sanitario Dr. Rizzi: in data 10.4 sono state eseguite analisi sierologiche (ricerca anticorpi specifici) sui degenti e sul personale i cui esiti aiuteranno almeno in parte a confermare o escludere la diagnosi clinica. Il Consiglio di amministrazione dichiara che “nell’ambito di una campagna promossa per contrastare il Coronavirus e aiutare le Strutture sociosanitarie della nostra Provincia a fronteggiare la dilagante pandemia, il Rotary Club di Imperia Distretto 2032, si è fatto carico, tra l’altro, di tutte le spese per la completa sanificazione anche della Casa di Riposo di Pontedassio,” spiega il primo cittadino.
La Ditta che ha eseguito l’operazione (EcoService) nei giorni scorsi, ha riscontrato una corretta e dettagliata igiene di tutti i locali della struttura assistenziale, e tale merito è da imputarsi a tutto il personale che, in questo periodo, pur con notevoli sacrifici e preoccupazioni ha garantito il buon funzionamento della Casa di Riposo Agnesi.
Da parte di tutto il Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo Opere Pie Agnesi di Pontedassio: “Un sentito ringraziamento per l’opera svolta in un così difficile momento, va a tutto il personale: Infermieri, OSS, Cuochi, Fisioterapisti, Animatori, OSA nonché al Direttore Sanitario e alla Direzione Amministrativa per l’impegno e il senso di dedizione dimostrato nei confronti della Casa di Riposo e dei suoi ospiti”.
Il sindaco Ilvo Calzia, nell’unirsi ai ringraziamenti a tutto il personale, ha promesso agli anziani di ritornare quando tutto sarà finito per stringere loro la mano e scambiare un abbraccio.