L’anno del 1887, per il Ponente ligure, è un periodo che ha lasciato il segno. Un sisma di proporzioni inaudite con epicentro a Diano Marina squassò tutto il territorio con gravissime conseguenze. Il più famoso degli avvenimenti di quei giorni è sicuramente quello che ha riguardato l’abitato di Bussana, paese che contò ben 53 morti e venne successivamente disabitato, ed il crollo della chiesa di San Niccolò a Bajardo.
Ma il territorio conserva su di sé cicatrici meno famose che, col passare del tempo, hanno saputo attorniarsi di un certo fascino. É il caso di Costa Panera, borgata dell’abitato di Pompeiana che venne abbandonata a seguito del sisma. Il paese pagò un caro prezzo di cinque morti, ed ora i resti delle case abbandonate svettano ancora tra gli ulivi come monito di ciò che accadde in quei giorni.
Una preziosa testimonianza ci giunge dal diario personale di Don G.B. Zunini, parroco di Pompeiana in quei giorni, intitolato Pompeiana: Memorie di sua antichità, dipendenze, Opere Pie, Chiese, Rettori, Prevosti e di quante altre notizie potè trovare e raccogliere il Prevosto Don Zunini.
“Finché gli uomini avran memoria, non sarà dimenticato quest’anno in Pompejana… s’ode come un rombo sotterraneo, indi uno scricchiolio dei tegoli della Chiesa, come fossero essi percossi da grossi chicchi di grandine… Allora fu un gridio e strillo universale con un fuggifuggi indescrivibile… dopo un terrifico boato ripigliò veemente il terremoto sino a persuadermi, che fosse la fine del mondo, e a raccomandarmi, prostratto in ginocchio e invocando il patrocinio della Madonna e dei Santi, l’anima e la popolazione a Dio”.
Le immagini della borgata nel videoservizio di Riviera Time.