Il Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia chiude il primo mese di questo anno 2020 con risultati davvero eccellenti, partendo dagli arresti che ammontano a ben 18.
Ancora una volta il personale, diretto dal dottor Santacroce, ha investito impegno e professionalità nel tanto coinvolgente quanto delicato compito di verifica di persone, documenti e mezzi, lungo tutta la zona confinaria.
Nella vasta zona di competenza della Polizia di Frontiera, sono stati privilegiati i controlli presso i valichi più trafficati e prescelti da latitanti quali l’autostrada e la ferroviaria, senza però tralasciare le zone meno transitate.
L’ultimo arresto in barriera autostradale, effettuato proprio il 31 gennaio, è quello di un marocchino, Moukhliss Rabie, di anni 38. Lo stesso veniva controllato a bordo di un autobus proveniente dal Marocco e diretto a Brescia. Già dalla verifica del passaporto gli Agenti cominciavano a nutrire dubbi sul soggetto, dubbi confermati dai successivi controlli in Banca Dati e riscontri fotosegnaletici effettuati negli Uffici di Piazza Libertà, che permettevano di scoprire che lo straniero risultava colpito da provvedimento di esecuzione di Ordine di Carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di del 2014, dovendo espiare ben 4 anni e 6 mesi di reclusione per furto aggravato e lesioni personali.
Infine, a seguito di controlli nei pressi del valico di Ponte San Luigi venivano tratti in arresto 3 stranieri: 2 di loro ricercati in quanto colpiti da ordine di carcerazione, in differenti contesti, dovendo scontare pene legate allo spaccio di sostanze stupefacenti mentre 1 straniera arrestata a seguito di provvedimenti per furto, ricettazione ed altro.
Tratti infine in arresto a seguito di estrazione dalla Francia: un algerino per ricettazione e riciclaggio e un italiano per aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari, per furto aggravato in concorso.