Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa dell’ex sindaco e consigliere comunale a Ventimiglia, Gaetano Scullino.
“La scelta del tipo di pavimentazione adottata per il parcheggio S. Secondo (l’impiego di piastre quadrangolari forate in Polietilene ad alta densità molecolare, delle dimensioni 58×58 cm. E riempimento delle griglie con ghiaia spezzata con spessore dello strato oltre l’altezza degli elementi di 3 centimetri) deriva dalla necessità di rispettare la normativa di Piano di Bacino che impone il mantenimento di suolo permeabile di un’area.
È consentito impermeabilizzare un suolo per una percentuale che al massimo corrisponde al 25% per superfici di intervento superiori a 200 mq, come l’area di parcheggio. L’area è stata asfaltata infatti per la sola porzione consentita per legge. Il materiale impiegato è idoneo per la pavimentazione di grandi aree, ma necessita di manutenzione periodica, che riguarda principalmente l’integrazione della ghiaia sulle parti in cui affiora il grigliato. Inoltre nell’area transitano giornalmente mezzi meccanici pesanti che col loro peso schiacciano le griglie e determinano la disgregazione del materiale. Purtroppo i punti compromessi coincidono con il passaggio e le manovre dei mezzi suddetti. La classe di carico ammissibile per il “geogravel” è 10t/ruota. Significa che un elemento della pavimentazione di dimensioni 58cmx58cm è in grado di sopportare 10t di peso. Per fare un esempio: un’autoveicolo SUV di grandi dimensioni (Hummer) ha un peso complessivo di 3,5t. Il parcheggio è stato previsto per autoveicoli e non per mezzi pesanti.
Inoltre, l’impiego di altra tipologia di materiali drenanti, non era possibile con le somme a disposizione per quell’intervento. In realtà è stata pavimentata per quanto è stato possibile, una ulteriore porzione di area in corrispondenza della zona est di accesso mezzi RFI per la manutenzione della linea ferrata con asfalto drenante, nei limiti delle risorse a disposizione”.