È iniziato a metà giugno il lungo lavoro tecnico e organizzativo per permettere la riapertura delle scuole di Imperia. 26 plessi suddivisi nei quattro istituti comprensivi cittadini: Littardi, Boine, Novaro e Sauro.
Tre le grosse problematiche da risolvere entro il primo suono della campanella previsto per il 14 settembre: ampliamento degli spazi, servizio mensa, trasporto. Per farlo il comune si è affidato a una composita conferenza dei servizi e a due tecnici specializzati, un architetto e un ingegnere.
A coordinare i lavori l’assessore ai Servizi Educativi Luca Volpe che ha spiegato a Riviera Time tutte le modifiche e novità che verranno apportate alle scuole del capoluogo per adeguarle alle linee guida anti covid.
“L’obiettivo è quello di portare i nostri ragazzi nuovamente a scuola a settembre in massima sicurezza, così come per il personale – dice Volpe. Ci stiamo impegnando, da due mesi circa, per cercare di trovare spazi aggiuntivi con piani specifici per ogni plesso. Aumentare le aule con gli spazi dei laboratori, biblioteche o buttando giù delle tramezze con un grande lavoro sia tecnico che manuale”.
Secondo step da considerare quello della refezione scolastica, con possibile soluzione alternativa trovata nel pasto consumato in classe: “Ovviamente non è soltanto il distanziamento che ci ha occupati, ma anche il discorso legato alle mense – spiega l’assessore. Anche qui ogni scuola ha avuto soluzioni specifiche. Le mense, nella maggior parte dei casi, verranno mantenute ma alcune situazioni, che sono ancora in itinere, potrebbero portare invece al consumo del pranzo all’interno della classe con sanificazione pre e post”.
E per i trasporti?
“È un’altra dinamica fondamentale. Il trasporto scolastico è molto complicato perché i nostri scuolabus hanno 28 posti a sedere che devono essere portati, ora, a 14. A questo punto per avere le stesse garanzie di servizio dovremmo raddoppiare scuolabus e autisti, impensabile dal punto di vista tecnico ed economico. Abbiamo allora pensato di proporre alle famiglie il pedibus. Su tutto il centro di Imperia istituire delle stazioni di pedibus, con personale e volontari, per accompagnare i bambini a scuola mantenendo il servizio scuolabus per periferia e frazioni“.
Qual è il costo complessivo per fare quanto fin qui elencato?
“Dal punto di vista economico i decreti ministeriali a oggi ci hanno assegnato soltanto 160mila euro per tutti i plessi scolastici. Questo a fronte di una stima, fatta da noi, che vede una spesa tra i 50 e i 60mila euro a plesso. Sarebbero dunque molti di più i soldi che ci servirebbero, ciò che manca al momento lo sta garantendo il comune di Imperia”.
Spazio finale dedicato alla riapertura dei nidi che, così come le scuole, a settembre saranno pronti per ripartire:
“Anche sui nidi abbiamo operato con il soggetto gestore. Verranno riaperti in sicurezza con buoni protocolli operativi – sottolinea Volpe. Abbiamo dunque aperto le iscrizioni per gli 88 posti sui due nidi di Porto Maurizio e Oneglia. Dal sito del comune si può reperire il modulo utile”.
L’intervista completa all’assessore Luca Volpe nel videoservizio di Riviera Time.