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Una stagione iniziata col botto quella del Teatro Salvini di Pieve di Teco, il teatro più piccolo al mondo, con soli 43 metri quadrati di palcoscenico e 90 posti tra platea e due ordini di palchi. Le prime rappresentazioni hanno registrato due sold out consecutivi, sottolineando l’entusiasmo del pubblico per la nuova programmazione.

Le parole di Eugenio Ripepi

“Un grande successo con l’apertura del 7 dicembre, dove abbiamo avuto Pino Petruzzelli, Giorgia Brusco, Simone Mazzone, Giovanni Sardo e lo storico Francesco Vatteone“, ha dichiarato Eugenio Ripepi, neo direttore artistico del Teatro Salvini. “Siamo appena usciti da un secondo tutto esaurito, in due date, con Andrea Di Marco che ha presentato uno spettacolo meraviglioso”.

Teatro Salvini – Stagione 2024/2025

La stagione proseguirà sabato 18 con Alberto Bertoli, figlio del compianto Pierangelo Bertoli, che porterà sul palco uno spettacolo dedicato alle canzoni e alla storia del padre. Il cartellone è molto vasto: Tricarico, Max Manfredi e Federico Sirianni saranno tra i protagonisti. In programma anche molta prosa, con il ritorno di Pino Petruzzelli, la prima del nuovo spettacolo di Giorgia Brusco e la Commedia dell’Arte con Enrico Bonavera. “Una stagione fitta di appuntamenti che accompagnerà il pubblico fino alla fine di giugno”, ha proseguito Ripepi.

Tra i nomi in cartellone spiccano anche solisti di talento come la pianista Giuseppina Torre e il chitarrista Renato Caruso, oltre a nuovi progetti di Freddy Colt e Mauro Vero. Un evento speciale vedrà protagonista il Coro Mongioje, che recentemente ha duettato con Laura Pausini nel programma della Gialappa’s Band.

Stiamo già programmando la prossima stagione. Alterneremo sempre musica, prosa e letteratura. Questo teatro restaurato splendidamente ha pochi posti, quindi gli spettacoli vanno velocemente esauriti. Consigliamo di prenotare al più presto”, ha dichiarato il direttore artistico.

L’esperienza del Teatro Salvini

Il Teatro Salvini offre un’esperienza particolare. “Siamo nel teatro più piccolo del mondo, io dico anche il più bello del mondo. Gli attori possono andare in voce, possono parlare, recitare e suonare senza bisogno di amplificazione. Una prospettiva unica per chi si trova sul palco. I primi palchetti sono talmente vicini alla platea che gli attori possono stringere la mano agli spettatori e questo tipo di esperienza è un’esperienza di teatro all’italiana che è abbastanza rara. C’è la possibilità, come in un salotto di casa, di raccontare delle storie di suonare delle storie e di essere vicini al pubblico, questa vicinanza in questa era della spersonalizzazione credo sia il coefficiente chiave per potersi migliorare anche come persone nel quotidiano”, ha concluso Ripepi.

La nuova direzione artistica si innesta nell’ottica di un lavoro di team, grazie al contributo del Comitato San Giovanni di Imperia. Il Comitato interverrà nella gestione favorendo l’accesso a più persone possibili, spettatori ma anche visitatori dello storico edificio, portando avanti, in sinergia con la direzione artistica, iniziative atte a promuovere in misura sempre maggiore il nome del teatro a livello nazionale e internazionale.

Le parole di Eugenio Ripepi nel video-servizio a inizio articolo.