“Questa emergenza è stata veramente una prova difficile da affrontare. Dire che non eravamo preparati è scontato, a questo vanno aggiunti i rapporti umani che sono venuti meno improvvisamente”. Si esprime in questo modo il sindaco di Pieve di Teco e presidente dell’Unione dei Comuni dell’alta valle Arroscia Alessandro Alessandri nel fare il punto della situazione coronavirus.
Diversi i casi accertati sul territorio e tante le attività chiuse, come nel resto del Paese, da ormai oltre un mese e con l’incertezza sul quando e come riaprire.
“Tutto sarà ancora più duro – prosegue il primo cittadino – nel momento in cui dovremo riaprire perché dovremo confrontarci anche con le paure di stare vicino agli altri. Non possiamo però permetterci di stare fermi in eterno, perché il mondo continua e deve continuare”.
Sull’attività dell’ente Alessandri spiega: “Alcuni settori lavorano alacremente, altri sono in pausa. Stiamo turnando il personale con smart working e ferie arretrate per poter essere pronti alla ripartenza con uffici efficienti dopo il 3 di maggio quando piano piano ripartirà tutta la parte che si è fermata. All’inizio i sindaci sono stati un po’ accantonati, ma noi siamo i terminali del Governo che più di tutti recepiamo le sensazioni della gente, nel bene o nel male. Nonostante ciò abbiamo continuato nel nostro lavoro senza interruzioni”.
A proposito di riaperture tema centrale non può non essere quello dei negozi e delle attività: “Alcune sono rimaste aperte durante l’emergenza – dice il sindaco – altre hanno riaperto, o lo faranno. Spero che tutti possano riaprire perché vedo difficoltà economiche e ricevo chiamate e richieste di aiuti da tanti concittadini. Purtroppo è una questione mondiale, ci vorrà tempo e pazienza. Noi cerchiamo di aiutare i più deboli con bandi alimentari e con il grande lavoro dei servizi sociali”.
Chiusura dedicata ai contagi in valle e all’utilizzo della mascherina: “All’inizio, come tutti, abbiamo avuto dei contagi perché la gente era impreparata, incredula e c’era chi alla televisione diceva che sarebbe stata una semplice influenza. Così non è stato. Il territorio ha fatto purtroppo il suo sacrificio, ora per fortuna le cose sembra stiano migliorando.
Per ciò che concerne le mascherine – conclude – reputo personalmente che tutti noi indossiamo la mascherina, perché questa riduce sensibilmente il contagio e usciamo più rapidamente da questa situazione difficile. Quando si fa la spesa, si sta con altre persone bisogna indossare la mascherina il più possibile”.
L’intervista completa al sindaco Alessandri nel videoservizio di Riviera Time.