Un momento di confronto tra mondo scientifico, allevatori e istituzioni per chiarire il contesto e la possibile evoluzione delle normative sulla profilassi e la prevenzione dell’IBR (rinotracheite infettiva del bovino), una malattia virale presente in tutto il mondo, in cui il bovino è da ritenersi l’ospite naturale, mentre non risulta patogena per l’uomo. È l’obiettivo che si pone il seminario “IBR, controllo ed eradicazione in Liguria. La gestione aziendale e dell’alpeggio” in programma domani, venerdì 16 aprile, a partire dalle ore 16 presso l’ex Caserma Manfredi, complesso SAACS (Spazio Aggregativo Arte Cultura e Storia) di Pieve di Teco, voluto dal vice presidente e assessore all’Agricoltura, all’Allevamento e allo Sviluppo dell’Entroterra Alessandro Piana, che incontrerà gli allevatori.
L’appuntamento realizzato dall’ARAP-STA Liguria (Associazione Regionale Allevatori del Piemonte – Sezioni Territoriali Allevatori) nell’ambito del Programma di Iniziative Zootecniche Liguri e moderato da Roberto Facelli, medico veterinario ARAP responsabile del programma di Iniziative Zootecniche Liguria, verterà sulla relazione di Sergio Rosati, professore ordinario Malattie Infettive degli Animali Domestici Dipartimento di Produzioni Animali, Epidemiologia ed Ecologia, dell’Università di Torino.
“L’incontro si è reso necessario – spiega l’assessore Piana – per fare chiarezza sulle modalità di accesso e di gestione del pascolo per le aziende che hanno capi positivi all’IBR: particolare attenzione verrà riposta su tematiche quali le normative funzionali, le sfide cruciali di ordine gestionale, le diagnosi dirette e indirette, le linee guida di biosicurezza sugli allevamenti e le modalità attivabili per il benessere animale sostenute anche dalla misura 14 del PSR aperta sino al 15 maggio con un importo messo a bando pari a 450mila euro. Affronteremo anche altre risorse a valere sul PSR come i 2 milioni di euro per sostenere l’agricoltura biologica e integrata, tra cui figurano, nella misura 10.1, interventi su prati stabili, pascoli, prati-pascoli e incentivi all’allevamento di specie animali locali a rischio di estinzione, quali i bovini di razza Cabannina e Ottonese Varzese, equini di razza Bardigiana, asino dell’Amiata, ovini di razza Brigasca e pecora delle Langhe”. All’incontro sono state invitate le autorità sanitarie regionali, l’Asl Imperiese e l’Istituto Zooprofilattico, l’Associazione Regionale Allevatori e il direttore dell’Associazione Nazionale della Razza Piemontese.