Paese edificato sulle pendici del monte Faudo, Pietrabruna rispecchia il tipico borgo montano delle Alpi Liguri.
Storia comune di molti piccoli paesi dell’entroterra, crebbe attorno ad una chiesa. L’originario borgo, infatti, si concentrava nei pressi della chiesa di San Gregorio, edificio sacro del XI secolo in stile romanico che nel tempo ha subito poche modifiche.
Dopo essere stato dominio di Adelaide di Susa, entrò a far parte del dominio dei Clavesana. Il feudo venne poi acquistato dal comune di Porto Maurizio nel XII secolo. I portorini diedero l’impulso alla costruzione di un nuovo borgo, in posizione più elevata, che è ora il centro urbano di Pietrabruna.
Qui fondarono una nuova chiesa, la parrocchiale dedicata a San Matteo. L’edificio originario rimangono resti di colonne e capitelli di pietra nera sul sagrato.
Pietrabruna, il cui nome si riferisce al materiale usato per la costruzione degli edifici, si sviluppa in un fitto reticolato di caruggi stretti ma che si aprono in affascinanti e tranquille piazzette.
In passato la coltivazione della lavanda era forse la principale economia. I terreni attorno al borgo si coloravano di blu violaceo il colore tipico di questi profumati fiori.